Alieni: Krà un alieno di un pianeta in distruzione

Ipnosi regressiva – Krà un alieno di un pianeta in distruzione

Salto la fase iniziale di preparazione.. sintetizzo alcuni dialoghi non importanti.. (A-Aurelio, L-Lorena)

A: Voglio che ricordi quel momento in cui eri triste (la causa della tua tristezza) e mi racconti…
L: Vedo mia sorella in casa…. quando mia madre mi disse che lei non era mia sorella… questo mi ha causato tanta tristezza..
A: Non devi farci caso, se tu senti che è tua sorella, vuol dire che è tua sorella quindi trattala come tale..
A: Come si chiama tua madre?
L: Aurora!
A: Voglio parlare un attimo con lei, permettile di esprimersi attraverso la tua mente, la tua mente funzionerà da ponte, conterò fino a tre dopo di che parlerò con lei.. 1..2..3.. Aurora perché gli hai detto che lei non era sua sorella? che motivo c’era?
L: Erano arrabbiate tra di loro.. non potevano vedersi..
A: Perfetto, dicendolo, le hai allontanate di più, hai solo peggiorato le cose, invece di cercare un modo per unirle, le hai dato il colpo di grazia..
A: Aurora, vuoi che tua figlia ti perdoni per questo? Tua figlia ti sta ascoltando parlale..
L: Si.. non avevo intenzione di farle del male, sono sorelle..
A: Lorena la perdoni?
L: Si!
A: Lascia che ti porti via questo tuo sentimento del quale non hai più bisogno… ora, in questo spazio che ti è rimasto libero, inserisci sentimenti di amore e felicità.. qualcosa di bello..
L: ……..
A: Ora prova a ricordare un altro momento che ti trasmette lo stesso sentimento di tristezza e raccontami..
L: Non vedo niente..
A: Lasciami parlare di nuovo con Aurora.. Aurora cosa vuoi dire ancora a tua figlia?
L: Che la amo molto..
A: Vuoi che ti aiuti ad abbracciarla?
L: Si! (Aurelio prende le sue braccia e le incrocia, la fa abbracciare da sola..)A: Aurora sei già nella luce? c’è qualcuno con te?
L: …….
A: Cosa vuoi che Lorena ti perdoni? (Aurelio si rende conto che Aurora non va via..)
L: Sono stata troppo dura con lei..
A: Per questo che lei è così esigente con le altre persone?
L: Può essere…
A: Chiedi perdono a tua figlia…
L: …….
A: Aurora cosa vorresti che ti venisse perdonato ancora da tua figlia? (Lorena sembra non ascoltarlo..)
L: Sto parlando con lei..
A: Avevi altri figli o solo lei?
L: Altri..
A: Aurora mi spieghi questa cosa della sorella di cui abbiamo parlato fino ad ora? di chi è figlia la sorella di Lorena?
L: E’ mia sorella, è figlia di mia madre.. mi fu lasciata per prendermene cura..
A: Quindi è tua sorella? E’ una bella cosa, hai cresciuto tua sorella come se fosse stata tua figlia.. e cosa è successo con i tuoi genitori? sono morti?
L: No..
A: Con chi vivono?
L: Da soli..
A: Vorresti inviare loro un messaggio?
L: Che li amo molto..
A: Aurora, anche la nonna è lì?
L: Non la vedo..
A: Aurora, prima di salutarci, vorresti dire qualcos’altro a tua figlia?
L: Che la amo molto..
A: Allora vai in pace.. segui il tuo percorso.. che la pace dell’universo ti accompagni e ti illuminisempre..
L: …..
A: Quando tua madre se n’è andata dimmelo…
L: Ho chiesto se è ancora presente e mi ha risposto di si, ma non sono sicura se la voce che ho sentito è la sua o la mia.. Salto qualche minuto in cui Aurelio spiega come funziona la canalizzazione facendole parecchi esempi, consiglia di rilassarsi e lasciarsi andare con i suoi pensieri.
A: Ora andiamo al momento della possibile abduction, conterò da uno a cinque… viaggia in profondità e cerca di ricordare questo tuo sentimento di tristezza.. 1..2..3..4..5..
L: …..
A: Che stai immaginando? che stai ricordando?
L: Sono in camera mia, ricordo che stavo fluttuando.. sento caldo.. sto fluttuando, sto salendo sopra la casa e vedo un triangolo, ho molta paura e non so perché.. il triangolo e dietro la casa in mezzo a degli alberi… vedo dei colori.. rosso e giallo.. è piccolo… sembra di plastica… si trova dietro gli alberi ed è fermo, sospeso in aria.. non so perché ma ho paura..
A: Anche tu stai fluttuando?
L: Si… ma non riesco a ricordare nient’altro..
A: Potenzierò la tua mente così riuscirai a ricordare tutto.. conterò da 1 a 5….. 1..2..3..4…5.
L: Vedo solo luci colorate..
A: Queste luci vengono verso di te?
L: Si..
A: Producono qualche sensazione nel tuo corpo? quale?
L: Si… tranquillità..
A: Osserva se continui a fluttuare verso questo oggetto..
L: Vedo solo delle luci…
A: Escono fuori dall’oggetto?
L: Nooo.. queste luci sono in me, sono come dei piccoli raggi che agiscono sul pensiero..
A: Riesci a vedere qualche essere?
L: No, vedo come delle ombre… vedo una nave ma non vedo nessun essere..A: Di che grandezza è la nave?
L: E’ piccola, così… (minuto 44:50)
A: La nave emette qualche suono?
L: No, nessuno..
A: Brilla?
L: Si, è molto bella..
A: Sembra di metallo?
L: No, sembra di plastica, è trasparente e crea molta aria..
A: Qualcuno ti trasmette qualcosa telepaticamente?
L: Che devo stare tranquilla..
A: Vai un po’ avanti nei ricordi e guarda se ti fanno qualche esame…
L: Loro sanno che ho paura.. e non mi vogliono..
A: Adesso viaggia e vedi se c’è stato un altro momento in cui sei stata contattata…
L: Si..
A: Concentrati su questo momento..
L: Fu come un sogno.. venne una nave, (fa segno con le mani e sembra faccia una forma di ottaedro, per intenderci 2 piramidi unite alla base, una rivolta verso l’alto e l’altra verso il basso) venne una donna e mi portò via… sembra una donna… mi sveglio dentro la nave, ma non so come sono entrata dentro… mi stanno mettendo qualcosa nei piedi e nelle mani…. lei sa che io ho paura e si mette accanto a me… io non riesco a crederci di trovarmi li dentro…
A: Sei dentro la nave? puoi descriverla?
L: Sembra di metallo, ed è tutta bianca dentro, la donna indossa una divisa che le copre il collo, è
tutta coperta (il corpo) e sembra vecchia, ha gli occhi un po’ a mandorla…
A: Il colore della pelle com’è?
L: Scuro…
A: Come una donna di colore sulla Terra?
L: Non è proprio nera… è mora.. non sembra sorridere, la vedo seria.. non so come mi hanno rapita perché sapevano della mia paura… hanno fatto in modo che mi sentissi al sicuro.. sento molto rumore.. stanno facendo qualcosa, ci sono dei bambini, ma non voglio vedere perché ho paura… chiedo alla donna che mi sta accanto perché? lei mi risponde che devo andare.. vedo un vetro da cui posso osservare l’esterno.. mi spaventa sentire la pressione del mio sangue nel corpo, nelle mievene, quando salgo..
A: La nave in questo momento si trova in alto?
L: Si, non siamo più sulla Terra..
A: Quello che ti stanno facendo ti provoca dolore?
L: No, vedo tanti bambini, mi sto muovendo, sono accanto ad una porta.. loro vogliono che stia tranquilla.. vedo due guardiani e 8 bambini dentro una stanza che stanno osservando una luce, sono contenti di vedere la luce nella loro faccia.. questo è il riflesso della stanza, nella stanza c’è una bolla bianca… i bambini parlano molto, fanno tante domande, e ci sono due guardiani.. credo che sono 2, li osservano ma non dicono niente, come se li stessero controllando.. i bambini li vedo contenti, ma fanno tanto chiasso e fanno tante domande..
A: Riconosci qualche bambino?
L: Stanno giocando…
A: Come sono vestiti?
L: Una divisa di color grigio.. sono molto contenti, a me il rumore mi da fastidio ma quando glielo dico loro la smettono.. siamo scesi, anche se non so come, ci troviamo in un posto che sembra la Terra, ma non è la Terra.. è un pianeta rosso.. non riesco a vedere bene, c’è una specie di nebbia rossa che mi impedisce di vedere bene.. non è proprio nebbia, è una polvere che è presente nell’aria ma è simile alla nebbia.. la donna mi è accanto e io sento molta tristezza, malinconia..
A: Perché hai queste sensazioni?
L: Perché sono già stata in quel posto..
A: Senti che ti hanno dato una missione sulla Terra?
L: Si.. in questo pianeta si può camminare, non stiamo fluttuando, stiamo camminando… sono triste perché lo vedo vuoto, sembra che una volta ci sia stata una città in quel posto… una città antica.. vedo delle costruzioni simili alla Terra.. ma è tutto diroccato, demolito… sembra che sia stato tutto distrutto.. sento veramente tanta tristezza.. è successo qualcosa…
A: Ci sono piante o vegetazione?
L: No, neanche animali, non c’è niente..
A: Cosa mangiate in quel posto?
L: Non necessitano alimentarsi… ho paura ma non so perché.. forse perché sono li e non devo stare li, io devo stare sulla Terra.. passano dei giganti che corrono, sono molto alti e magri.. si inseguono.. chiedo spiegazioni alla donna ma mi dice di proseguire camminando.. qui è tutto demolito.. chiedo alla donna cosa ci faccio li, e mi sembra di vedere l’entrata di un tempio, ma non è proprio un tempio, ha la stessa forma della nave.. sembra una specie di cupola.. io non voglio entrare, ho
paura… è un luogo immenso, pieno di persone che fanno chiasso, parlano e saltano.. sento un dolore nella testa.. sento una voce nella mia mente, mi sta assillando, mi da fastidio.. chiedo di lasciarmi stare perché ho paura ,e non voglio, ma non lo fa..A: Vedi un qualche tipo di tecnologia?
L: No.. ci dobbiamo allenare… sto cominciando a diventare come loro, sto crescendo… sono uno di loro.. sono un gigante..
A: Allenarvi a fare cosa?
L: Ci dobbiamo preparare..
A: Com’è il tuo vestito?
L: Ho i capelli lunghi… sembrano capelli ma non sono capelli (fa la faccia schifata) non mi piacciono.. sono scura.. sono un gigante, stiamo comunicando telepaticamente, ci dobbiamo allenare..
A: Vedi qualche tipo di arma?
L: No, non vedo armi..
A: Come sono state fatte quelle costruzioni?
L: Con lo stesso materiale del pianeta.. quella polvere rossa.. è come se neanche noi siamo di quel posto, ma siamo stati portati lì e abbiamo distrutto tutto, e adesso dobbiamo allenarci..
A: Dici di non avere tecnologia, come hanno costruito quelle navi che ti hanno portato in quel pianeta?
L: Con energia, con una specie di energia, utilizzando la mente e le mani..
A: La vostra forma fisica è simile alla nostra, della Terra?
L: Si, però noi siamo giganti e magri..
A: Quando dici giganti, facendo un paragone con gli uomini terrestri, quanto siete più grandi?
L: ..20 volte.. (circa 30 metri) siamo molto alti, molto alti e magri..
A: Mi dicevi prima della tua uniforme…..
L: E’ di colore grigio e caffè…
A: E di che materiale è?
L: Sembra simile alle alghe di mare…
A: Avete un nome?
L: Comunichiamo con la mente..
A: Prima hai detto che non mangiate, da dove prendete l’energia?L: Dal pianeta..
A: Vi riproducete?
L: Ci riproducevamo, ma non è rimasto più nessuno di noi.. però vedo uomini e donne.. (non è ben chiaro cosa intende, Lorena è un po’ vaga quando parla)
A: Quindi siete un pianeta in estinzione?
L: Si..
A: E come è successo? perché quelle rovine?
L: Fummo come gli umani..
A: Vi siete autodistrutti?
L: Si..
A: Per caso quello che stiamo facendo noi adesso?
L: Si..
A: Che messaggio daresti agli umani?
L: Che rispettino la natura, che rispettino la Terra, gli alberi, le piante, gli animali, esiste un limite per ogni cosa..
A: Possibile che non avete un nome….?
L: Krà.. (all’improvviso gli da un nome)
A: Avete emozioni o sentimenti?
L: Si.. ma è come se non è più rimasto niente da fare per noi, sento che sta finendo tutto.. tuttavia, non siamo tristi…
A: Come avviene il processo di morte, Krà?
L: Normalmente, non esistono malattie, non soffriamo quando arriva il momento..
A: Qual’è la vostra missione?
L: Siamo esseri spirituali e possiamo andare dove vogliamo, ma dobbiamo imparare a vivere in qualsiasi condizione che ci tocca..
A: Bene Krà, torna al momento in cui eri Lorena, dove svolgevi la tua missione sulla Terra…. ora Lorena viaggia profondamente fino a trovare un’altra occasione in cui hai avuto un incontro di questo genere.. e racconta…
L: Sono le 20:00 e vedo la Luna, sono fuori per lavoro, si è fatto tardi e ci troviamo ancora in quel piccolo paese.. siamo fuori da Città del Messico…A: E cosa stai facendo lì?
L: Registro la gente perché ricevano la pensione, un’assicurazione, la nostra compagnia ci ha mandati a lavorare fuori.. vedo la gente che cammina per la strada.. io sono rimasta in un parco in un posto tranquillo, sono rilassata, si sente solo l’aria negli alberi.. è un posto poco illuminato perché è un piccolo paesino, però non ho paura, osservo il cielo e le stelle che mi trasmettono tranquillità.. si muovono… non so come fanno gli altri a non vederle… il cielo è colmo di stelle è
molto bello, si vedono molti puntini nel cielo, sembrano stelle ma non lo sono… sono navi, molte navi, saranno una trentina.. si confondono con le stelle ma non sono stelle, sono navi quei punti bianchi, non posso credere a quello che sto vedendo, sono lontanissime per questo si confondono con le stelle.. mi rendo conto che sono navi perché comunicano tra di loro, si avvicinano le une con le altre, tutti i punti stanno comunicando.. io so che sono navi, e anche loro sanno che li sto osservando… però queste navi non hanno nessuno dentro.. queste navi sono esseri… non sono navi, sono esseri.. hanno una loro vita propria, sono esseri che stanno comunicando.. vengono qui e ci osservano.. e come se mi facessero sapere che loro sono sempre li… li ho rivisti un altro giorno… e mi misi a ridere, perché sono cosciente che non è una mia immaginazione, sono semplicemente li.. molte persone credono che siano navi, ma non è così, sono esseri..
A: Vai un po’ avanti, prova a vedere se hai avuto in qualche momento un contatto diretto con loro..
L: No, loro dicono che non è il momento.. però io so che sono lì.. mi fanno solo sapere che sono presenti..
A: Perché? hai qualcosa che ti lega a loro?
L: Si.. io non sono della Terra.. molti di noi non sono della Terra.. molti… siamo venuti qui per aiutare il pianeta Terra..
A: E quale sarebbe la vostra missione?
L: Occuparci della natura..
A: Come potreste occuparvene, se noi cercassimo di danneggiarla?
L: Risvegliando la coscienza della gente.. di giorno in giorno sempre più persone si stanno risvegliando.. stanno cominciando a capire che potrebbero fare una brutta fine, e che il pianeta Terra è vivo.. dovete prendere coscienza, dovete risvegliarvi… la Terra sente..
A: In mezzo a voi ci sono malvagi?
L: No.. ci sono razze malvagie, ma noi non lo siamo, sono già sulla Terra… (le razze malvagie?!?)
A: Cosa potresti ancora dirci sul vostro conto?
L: Che siamo pacifici.. che veniamo ad aiutarvi.. non siamo cattivi..
A: Da che pianeta vieni?
L: Io sono stato in vari pianeti..
A: Quanto tempo è necessario per venire da un vostro pianeta alla Terra?L: Un secondo.. in un’istante.. a volte veniamo qua che siamo già adulti, altre, nasciamo dal ventre di una donna.. noi possiamo entrare se l’essere umano lo permette..
A: Possiedi qualche dono per guarire? (..se è una guaritrice)
L: Si..
A: La mia amica Lorena (lei) ha avuto due tumori e le hanno dovuto togliere l’ovaia dal lato sinistro, la puoi esaminare per vedere come sta?
L: Sta bene! (Esegue una scansione del suo corpo al minuto 01:24:55)
A: Ti chiedo un altro favore, la mia amica voleva modellare, riprogrammare il suo carattere, vorrebbe essere più tollerante con le persone che sono a suo carico, fare bene il suo lavoro.. puoi fare qualcosa?
L: Si.. (si mette la mano in testa, sul lato destro, poi sul petto)
A: La mia amica ha paura dell’acqua, posso sapere da dove viene questa paura?
L: Qualcosa che successe a sua sorella…
A: Cosa?
L: Una sua cugina la scaraventò in acqua e lei si spaventò..
A: Puoi eliminare questa paura?
L: Si….
A: Fallo…
L: ….
A: Puoi darmi qualche consiglio personale?
L: Continua a fare quello che stai facendo.. devi solo continuare ad essere te stesso…
A: E di mio figlio che puoi dirmi?
L: Non hai bisogno che ti dica niente tu conosci già la risposta…
A: Devo solo farti ancora una domanda… lei vorrebbe riuscire ad avere un contatto con il suo maestro (Lorena), cosa puoi dirmi a riguardo?
L: Sa già chi è il suo maestro …
A: Quindi Lorena è pronta per svegliarsi?
L: Si..A: Ok, allora ti saluto e ti ringrazio per tutti i messaggi e consigli che hai lasciato…

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