Esplorando Serpo il pianeta Ebens
Esplorando Serpo il pianeta alieno Ebens
Tredicesima lettera di Anonymous (28 gennaio, 2006)
Anche questa lettera è stata inviata a Bill Ryan il quale non ha alterato il testo, compresi errori di battitura. Naturalmente cercherò di tradurla rendendola comprensibile.
Quando abbiamo cominciato a parlare di scienza con gli Ebens abbiamo riscontrato non pochi problemi poiché loro non conoscono né Eistein né Keplero o qualsiasi altro scienziato terrestre. Anche la più semplice matematica, sembra così estranea a loro. Ad ogni modo, Ebe 2 sembra molto intelligente lei sembra capire la nostra lingua più di ogni altro, e anche la nostra matematica di base. Abbiamo iniziato con la matematica di base tipo 2 + 2, per poi progredire.
Lei non ci ha messo molto a capire, e senza il nostro aiuto. Ci rendiamo conto che ha un grande QI. Le abbiamo mostrato il nostro strumento di calcolo (suppongo scientifico) e in un paio di minuti ha capito come funziona anche se non credo che abbia compreso appieno tutti i simboli.
Abbiamo trovato una personalità in lei. Forse perché è stata più vicina a noi di altri. Ebe 2 dimostra di avere un gande cuore poiché è molto apprensiva nei nostri confronti, sembra ci tenga in particolar modo, si preoccupa per noi. Durante la nostra prima notte, sembrava assicurarsi che tutto fosse a posto. Ci ha messo in guardia sul calore e la luce, poiché le notti su Serpo non sono come sulla Terra. Mi chiedo come facesse a saperlo? Ha visitato la terra?
Forse è solo ben informata, magari hanno dei libri che parlano del nostro pianeta. In ogni caso, la prima notte ci ha parlato delle raffiche di vento che iniziano a soffiare per via del loro Sole. Uno dei due rimane nell’orizzonte inferiore. I venti soffiano polvere, polvere nelle nostre capanne (abitazioni).
La prima notte non è stata molto piacevole. Noi la chiamiamo notte, ma sembra che per loro sia solo un periodo della giornata. Ebe 3 conosce la parola giorno, ma non lo paragona a quello terrestre. Non siamo riusciti a dormire bene durante la notte. Loro non dormono come facciamo noi, ma sembrano riposare per periodi di tempo, poi si svegliano e fanno le loro cose, qualunque esse siano.
Quando ci siamo svegliati Ebe 2 era lì, fuori della nostra abitazione. Ha aperto lei la porta. Perché? Come ha fatto a sapere che eravamo svegli? Forse queste abitazioni sono monitorate da qualche sensore. Ebe 2 ci ha detto di seguirla per andare a mangiare. Non ha utilizzato il termine sala da pranzo, l’ha chiamata struttura. Una volta riunita la squadra, abbiamo attraversato il villaggio, lo chiamerò “villaggio” per chiarezza. Siamo entrati in un grande edificio basato sulla piccola statura degli Ebens. C’era del cibo sulle tavole.
Credo che noi questo posto lo chiameremmo mensa. Gli Ebens ci guardavano, ma continuando a mangiare. Non cucinano all’interno delle loro abitazioni? Forse mangiano tutti qui. Cerchiamo di farci un’idea sul loro cibo. E’ lo stesso che abbiamo mangiato a bordo dell’astronave, tranne alcuni alimenti. C’erano delle ciotole grandi con all’interno qualcosa che sembra frutta. Avevano un alimento simile alla ricotta, l’ho assaggiato e sapeva un po’ di latte acido però dopo un po’ ci si abitua al gusto. Ho incoraggiato tutti a nutrirsi per bene, tanto vale abituarsi al cibo. Ma 700 suggerisce che potremmo nutrirci sia con la nostra razione C che con il loro pasto, magari usufruendo di un solo pasto Eben. In questo modo, il nostro organismo si adatterà a questo cibo.
Ci siamo seduti a un tavolo piccolo rispetto ai nostri standard e abbiamo mangiato.
Credo che eravamo in mezzo a circa un centinaio di Ebens, ma nessuno di loro ci ha dato fastidio in qualche modo. Sì, ogni tanto ci fissano ma in fin dei conti siamo dei visitatori, “siamo gli alieni”. Dobbiamo davvero sembrare strani ai loro occhi. A noi sembrano tutti uguali, mi domando come faremo a distinguerli?
Diciamo che ci osserviamo a vicenda. Abbiamo visto un’altra creatura mentre esploravamo la zona, era diversa, dalle braccia lunghe, fluttuava e sembra non aver fatto caso a noi. Tutti noi (team) l’abbiamo osservata. Non può essere un Eben. Trovo Ebe 2 mentre sta mangiando con altri 3 e le chiedo se può dirmi cosa abbiamo visto e lei mi risponde che si è trattato solo di un visitatore, facendo segno verso di me.Ok, vedo che hanno altri visitatori alieni qui. Credo che non sono gli unici. Ho quindi chiesto a Ebe 2 quale fosse il pianeta di provenienza di quel visitatore? Ebe 2 ha detto, qualcosa come CORTA, non sono sicuro della parola ma me l’ha ripetuto più volte. Ok, dov’è CORTA? Ci dirigiamo verso un televisore, o qualcosa che gli somiglia molto. E’ posizionato in un angolo dell’edificio. Sembra impostato come un certo tipo di stazione di comando. Lei mette il dito sul vetro e appare qualcosa. L’universo? Sistemi stellari. Non riesco a riconoscere niente di tutto ciò che vedo. Indica un punto e dice CORTA! Ok, gli chiedo dov’è la Terra? Lei indica un altro punto e dice Terra! In base a ciò che sto vedendo su questo schermo, CORTA e la Terra sono molto vicini. Ma non conosco la scala di questa mappa. Forse sono a un trilione di miglia o forse 10 anni luce.
Ad ogni modo, sembrano vicini. Dovrò fare vedere questa cosa ad uno degli scienziati del team. Ok, ringrazio Ebe 2 che sembra contenta. Ha quasi l’aspetto di un angelo, quindi è molto bella. Ha toccato la mia mano e indicando il tavolo ha detto: “mangiare”. Buono mangiare? Mi misi a ridere e dissi, sì, è buono il cibo della mensa. Mi guardò perplessa, immagino che lei non sa cos’è una mensa.
Indicai la costruzione e dissi, sala mensa, sulla terra si mangia in quel posto. Ha ripetuto quello che ho detto, così scoppiai a ridere e mi allontanai. Ora lei penserà che sulla Terra tutti i ristoranti si chiamano mense.
Sapete, sono arrivato a pagina 70 e ancora non ho letto nessunda descrizione su questa presunta specie aliena chiamata Eben. Suppongo sia simile ai Grigi, ma fino a prova contraria potrebbero avere qualsiasi forma, sappiamo solo che sono bassi. Spero che prima di terminare leggerò una loro descrizione. Mi domando come possa utilizzare la parola angelo? Non so voi ma io per angelo intendo bionda e occhi azzurri, ma forse intendeva “dolce come un angelo”. Speriamo ci venga svelato il mistero.
Siamo rientrati nelle nostre abitazioni. Dobbiamo organizzarci meglio quindi organizzo un incontro. Sembra tutto ok ma ci chiediamo dove siano i bagni. Ebe 1 mi si avvicina quasi come se mi stesse leggendo la mente, forse può farlo. Dice che ci mostra qualcosa nel rifugio quindi tutti ci chiediamo cosa fosse finché abbiamo capito che si riferisce ai nostri contenitori di escrementi. Non è il massimo ma faremo quello che possiamo. Poi ci rendiamo conto che c’è una specie di latrina con della roba chimica per disciogliere i nostri rifiuti, ciascuno dei quattro rifugi ne ha uno. Potrebbe funzionare per il momento. Ebe 2 ci dice di camminare su un terreno, non sicuro di quello che intende ma 420 dice che potremmo andare a farci un giro a piedi.
Ok, lo faremo. Organizzo il team, 102 rimarrà con 225. Voglio portare 633 e 661 fargli guardare la mappa sullo schermo di vetro e vedere se sono in grado di riconoscere qualche stella del sistema in cui si trova il pianeta CORTA. Chiedo a 518 di effettuare delle letture di temperatura e osservazioni meteorologiche generali. So che fa caldo, molto caldo. Le temperature superano i 140 gradi (qui si presenta un problema di traduzione poiché l’unità di misura utilizzata per la temperatura è solitamente Fahrenheit quindi sarebbero oltre 60°C, credo ci sia stato un errore di battitura – 104°F = 40°C avrebbe più senso).
754 ci avverte di restare al coperto evitando il più possibile le radiazioni solari. Dice che i livelli di radiazione sono molto elevati. Non è di certo rassicurante, mi ricorda il Nevada nell’anno 1956 durante uno dei test atomici. Abbiamo sofferto un caldo pazzesco e ci siamo dovuti preoccupare per il livello elevato di radiazioni dovuto dalle esplosioni atomiche. Ora ci troviamo in uno strano pianeta a 40 anni luce dalla Terra e ci tocca sopportare radiazioni e calore. Ma siamo qui come esploratori, questo è il motivo per cui siamo stati mandati. Iniziamo a camminare esplorando un po’ il paesaggio, 475 si occuperà di scattare delle fotografie con le nostre telecamere militari. Spero che il livello di radiazione non influenzi la qualità delle immagini. Già, ma come faremo per svilupparle? Forse non abbiamo pensato proprio a tutto.
Sono con 225. Ci incamminiamo verso un grande edificio, ha la porta aperta. Sembra una classe ma non vedo Ebens. Ci sono dei tubi e una specie di cinescopio. Mi chiedo come funziona. Ci sono alcune luci lampeggianti su questo cinescopio.
Esaminiamo il tubo, è molto sottile. Non vedo cavi elettrici, ma forse sono più avanzati in questo settore di noi. Devono esserlo. Non c’è nient’altro da vedere in questo edificio quindi usciamo. Wow! fa molto caldo.
Vediamo un grande torre, è la stessa che abbiamo visto quando siamo arrivati. Sembra un qualche ripetitore ma c’è un grande specchio. C’è un Eben in piedi vicino alla porta, ma si sta spostando su un lato. Gli chiediamo se capisce l’inglese, ci fissa, ma sembra amichevole. Credo che lui non parla inglese. Si passa all’interno dell’edificio, non riesco a trovare le scale. Ma vediamo un qualcosa di vetro forse si tratta di un ascensore.
Poi sentiamo qualcuno parlare inglese quindi facciamo il giro e troviamo Ebe 2. Da dove è sbucata? Le chiedo se possiamo visitare l’edificio e mi risponde di sì indicando quello che potrebbe essere un ascensore.
Bene, entriamo dentro, si chiudono le porte, sale rapidissimo. Chiedo a Ebe 2 cos’è questo edificio. Indica il Sole, dei vari punti della stanza, la posizione dello specchio e poi indica il terreno. Ok, cerchiamo di capire, vediamo. La torre è al centro di un cerchio, che si trova sul terreno, in ogni quadrante del cerchio c’è un simbolo. Noto che la luce solare passa attraverso lo specchio forse questo non è uno specchio come lo conosciamo poiché la luce viaggia attraverso di esso, poi indica un simbolo all’interno del cerchio. Ebe 2 dice che quando la luce indica un simbolo gli Ebens cominciano a fare altro. Non so che cosa significa, forse questa cosa indica cosa fare agli Ebens. 225 pensa che sia un orologio solare.
Quando il Sole indica un simbolo, gli Ebens terminano di fare ciò che stavano facendo per fare qualcosa di diverso. Forse il giorno Eben è strutturato in un certo modo, o forse questo è il loro orologio. Strano, ma è anche vero che ci troviamo su un pianeta alieno. Sono contento che ho ancora il mio senso dell’umorismo.
Questo è solo il nostro primo giorno, primo giorno di scuola. Abbiamo molto da imparare. Dobbiamo mantenere la mente aperta, non possiamo continuare ad adottare ideologie terrestri. E’ necessario aprire la mente a nuove idee e ad nuova scienza. Tutte queste cose ci sono estranee, ma dobbiamo imparare. Ho fatto notare il mio orologio da polso indicando poi la terra a Ebe 2 ma non so se ha capito, poi ho detto “tempo” e ha capito.
Sì, ha detto tempo Eben che punta a terra. Ho fatto di nuovo segno sul mio orologio e la terra ma lei mi ha risposto sorridendo: “no, no tempo Terra, tempo SERPO”. Ok, questo ha un senso. 225 mi fa notare che Ebe 2 voleva dire che il tempo terrestre su Serpo non funziona.
Sì, credo che intendeva quello. Quindi a che servono i nostri orologi o dispositivi se qui non funzionano? Dobbiamo iniziare a utilizzare il tempo Eben, ma dobbiamo anche mantenere il nostro tempo perché dobbiamo sapere quando dovremmo andarcene da questo posto. Dieci anni sembrano un milione. Forse in base al tempo Eben potrebbero veramente essere un milione di anni, spero di no.
Beh, non c’è tempo per pensare a casa, abbiamo una missione da compiere. Siamo una squadra militare e dobbiamo mantenere questa idea. Io e 225 prendiamo di nuovo questa specie di ascensore e andiamo giù. Esploriamo un altro edificio, anche questo è grande. All’interno troviamo tantissime piante. Deve essere una sorta di serra dove fanno crescere il loro cibo.
Ci sono molti Ebens dentro. Ci guardano. Siamo soli e a piedi, uno di loro si avvicina e parla, ma nella loro lingua. Sembra voler dirci qualcosa. Indica il soffitto e poi le nostre teste, forse ci sta dicendo di coprirci la testa.
Dobbiamo trovare Ebe 2. Torniamo fuori e la vediamo, sembra si faccia sempre trovare quando la cerchiamo. Ora capiamo il perché, lei ci sta monitorando dai dispositivi che indossiamo sulle nostre cinture. Chiedo che cosa fosse quell’edificio e mi risponde che è un posto dove producono alimentari.
Forse quel posto è contaminato perché ci ha detto che uno di loro ha parlato di noi e poi ha indicato le nostre teste. Ebe 2 sembrava confusa quindi torna dentro l’edificio con noi. Parla con lo stesso Eben che si è avvicinato a noi poi dice che dobbiamo indossare una copertura sulla testa per entrare. Perché? ad ogni modo non discutiamo. Questo Eben ci consegna una sorta di stoffa chiedendoci di indossarla.
Camminiamo. L’Eben sembrava felice. Guardiamo le loro piante e sembrano crescere nel terreno. Hanno un sistema di irrigazione. Ogni pianta presenta un qualche tipo di stoffa trasparente. Indico il sistema di irrigazione e chiedo a Ebe 2, se si tratta di acqua potabile. Lei dice di sì, poi ci chiede se abbiamo sete. Ebe 2 ci conduce in un luogo nei pressi di un altro ingresso e ci offre l’acqua, almeno pensiamo che sia l’acqua. Sento un sapore di prodotti chimici, ma è l’acqua. In realtà non ha un cattivo gusto.
..continua
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