Rivelazioni top secrets alieni p.2
Notizie e rivelazioni top secrets riguardo gli alieni p.2
Continua l’intervista alla Dottoressa Carol Rosin:
Nel 1977 ero ad una riunione alle Fairchild Industries in una sala conferenze chiamata la Stanza della Guerra. In quella stanza c’erano molte immagini sulle pareti che rappresentavano i nemici. I nemici identificati. C’erano molti altri nomi oscuri, nomi come Saddam Hussein o Gheddafi. Ma allora si parlava di terroristi, di potenziali terroristi. Nessuno ne aveva mai parlato prima ma si trattava del prossimo stadio, dopo i Russi, contro il quale stavamo costruendo queste armi spaziali. Mi alzai, nel corso di questo incontro, e dissi: – Scusatemi, perché stiamo parlando di questi potenziali nemici contro i quali stiamo costruendo armi spaziali se sappiamo che al momento essi non sono affatto il nostro nemico? – Beh, continuarono la discussione su come avremmo progressivamente creato questi nemici e di come ad un certo punto ci sarebbe stata una guerra nel Golfo. La Guerra del Golfo. Eravamo nel 1977, 1977! Loro parlavano di creare una guerra nella Regione del Golfo mentre c’erano 25 miliardi di dollari investiti nel programma di armi spaziali che dovevano ancora essere identificate. Era chiamata Iniziativa di Difesa Strategica, alla fine. Non fino al 1983. Tale sistema di armi era andato avanti per un bel po’ d’anni ed io naturalmente non ne sapevo nulla, così mi alzai durante la riunione e dissi: – Vorrei sapere perché stiamo parlando di armi spaziali contro questi nemici. Vorrei saperne di più. Qualcuno può dirmi, per favore, di cosa si tratta? -. Nessuno rispose. Continuarono l’incontro come se non avessi detto niente. All’improvviso mi misi al centro della stanza e dissi: – Se nessuno sa dirmi perché stiamo pianificando una guerra nel Golfo, quando c’è un certo ammontare di soldi in bilancio per creare il prossimo sistema d’arma che sarà venduto pubblicamente e del perché abbiamo bisogno di armi spaziali, allora considerate questo: mi dimetto. E non me lo sentirete dire di nuovo! -. Nessuno disse una parola, perché stavano pianificando la Guerra del Golfo e tutto accadde esattamente come pianificato, nel tempo.
S.G. (Steven Greer): Chi era presente a questa riunione?
C.R.: La stanza era piena di gente che giocava al gioco delle porte girevoli. C’erano persone che avevo visto una volta in uniforme, un’altra volta in abito grigio e ancora in tuta da operaio. Questa gente fa il gioco delle porte girevoli. Lavorano come consulenti, gente dell’industria e/o militari o agenti dell’intelligence. Lavorano nell’industria e si riciclano attraverso queste porte girevoli dritto fino a posizioni di governo. Mi feci avanti durante questo incontro chiedendo se quello che avevo sentivo era corretto. Che esistevano 25 miliardi di dollari nel budget per le armi spaziali, che ci sarebbe stata una guerra nel Golfo, stimolata, creata in modo che loro, successivamente, potessero vendere pubblicamente o alle autorità la prossima fase di ricerca sulle armi.
Questa guerra stava per essere creata in modo da poter smaltire il vecchio arsenale e creare un nuovo arsenale. Così dovetti rassegnare le dimissioni. Non potevo più lavorare per quell’industria.
Nel 1990 sedevo nel mio soggiorno, controllando quanti soldi fossero stati spesi in programmi di ricerca e sviluppo di armi spaziali e realizzai che si era giunti più o meno a quella somma, circa 25 miliardi di dollari, e così dissi a mio marito: – Adesso mi fermo, mi metto seduta e guardo la CNN aspettando che scoppi la guerra -.
Mio marito rispose: -Beh, finalmente hai passato il limite. Sei uscita fuori -. Gli amici mi dissero: – Sei andata davvero troppo in là questa volta. Non ci sarà una guerra nel Golfo, nessuno parla di una guerra nel Golfo -. Io ho risposto: – Ci sarà una Guerra nel Golfo. Mi siederò ed aspetterò qui la guerra del Golfo – . Ed accadde proprio come era stato programmato. Come facenti parte del war game del Golfo, a noi del pubblico fu raccontato che gli Stati Uniti riuscivano ad abbattere i missili SCUD di fabbricazione russa. Sulla base di tale successo vennero approvati nuovi fondi. In effetti, come scoprimmo successivamente dopo che i budget per la nuova fase di riarmo vennero approvati, quella era una bugia. Non li abbattevano con il successo di cui parlavano. Era una bugia, detta apposta per chiedere nuovi fondi per costruire più armi. Fui una delle prime persone a recarsi autonomamente in Russia quando seppi che disponevano dei “satelliti killer”. (Vedere la testimonianza del Dr. Paul Czysz. S.G.) Quando mi recai in Russia nei primi anni ’70 scoprii che essi non avevano alcun satellite killer, era una bugia. In effetti i leader e il popolo russo volevano la pace. Volevano cooperare con gli Stati Uniti e con i popoli del mondo. In un’altra occasione chiamai Saddam Hussein, quando stava incendiando i pozzi di petrolio.
Mio marito era in cucina mentre facevo questa telefonata. Ricevetti risposta dal suo Primo Attacco che aveva Saddam nelle vicinanze e mi chiese: – Lei è un reporter? Un agente? Perché vuole sapere? -.
Risposi di no, che ero solamente un cittadino che sosteneva un movimento per la demilitarizzazione dello spazio ed avevo scoperto che molte storie riguardanti sistemi d’arma e nemici non erano vere. Volevo scoprire cosa avrebbe soddisfatto Hussein allo scopo di farlo smettere di incendiare pozzi e mettere la gente contro. – Bene, nessuno gli ha mai posto questa domanda, cosa vuole -. Così quando sento parlare di una possibile minaccia extraterrestre – e considero la storia di migliaia di anni di possibili visite extraterrestri, ed ascolto le rivelazioni di militari, agenti, industriali onesti che hanno avuto esperienze con gli UFO con atterraggi ed incidenti, con corpi vivi e morti di origine extraterrestre – so che si tratta di una bugia. E se mi fosse detto che essi sono i nemici contro i quali dobbiamo costruire le nostre armi spaziali, basandomi sulla mia esperienza, per aver lavorato all’interno del complesso militare–industriale su sistemi d’arma e strategie, so che si tratterebbe di una bugia. Una bugia. Non solo non ci crederò, ma uscirò allo scoperto e griderò più forte possibile alla gente di aprire gli occhi. Loro (gli ET) ancora non ci hanno spazzato via.
Siamo ancora qui dopo migliaia di anni di visite. In effetti ci stanno ancora visitando e non siamo stati mai minacciati, perciò dobbiamo guardarli come qualcosa che non è un’emergenza ostile. E’ mia speranza ed intenzione fare tutto ciò che posso per collaborare con le persone che si prodigano per comunicare e cooperare con questi esseri extraterrestri. Essi, chiaramente, non sono ostili. Noi siamo qui. Questa è una prova sufficiente per me. Non ci sono limiti a come la gente può scegliere di vivere in questo pianeta. Abbiamo una possibilità di farlo e credo che la finestra si stia rapidamente chiudendo. Non credo che ci resti ancora molto tempo per prendere questa decisione. Siamo così vicini al vedere accadere qualche orribile disastro, veder scoppiare qualche tipo di guerra, sia ultra tecnologica o combattuta con qualche genere di sistema d’arma esotico. Ci occorre leadership, a cominciare dal Presidente degli Stati Uniti e ciò è tutto quello che dobbiamo raggiungere. Se sei internazionale, se sei in giro per il mondo, se sei negli USA, sia che tu appartenga a qualche partito o a qualche credo religioso, il Comandante in Capo, il Presidente degli Stati Uniti è la persona da raggiungere. Dobbiamo dire che vogliamo una definitiva, totale e verificabile moratoria su tutte le armi spaziali.
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