Altre prove di alieni su antichi artefatti

Una grande scoperta che mostra la storia occulta del nostro pianeta

Mi è capitato più volte di inserire immagini di reperti Maya o altre antiche civiltà dove vi un’evidente impronta di esseri non appartenenti a quell’epoca (per non chiamarli alieni). Esistono artefatti che mostrano dischi volanti, pianeti, astronauti, strane creature dall’aspetto animalesco e umanoidi. Tuttavia, ancora oggi molte persone si rifiutano di credere che sul nostro pianeta migliaia di anni fa un’influenza esterna ha cercato di istruire e/o civilizzare (in base a quei tempi) alcune, o forse tutte le antiche civiltà.

Ma le cose stanno cambiando e le persone cominciano a dubitare che tutto ciò che ci hanno fatto credere a scuola, gli insegnanti e le varie culture (religioni) a cui apparteniamo, siano del tutto veritiere. Infondo è così ovvio, già perché, un conto è leggere o ascoltare delle teorie, tutt’altro è osservare con i propri occhi degli artefatti risalenti a centinaia e/o migliaia di anni fa come quelli che saranno mostrati di seguito.

Non so voi, ma io sono un tipo curioso e fin da piccolo sono sempre stato attratto dagli strani fenomeni, dal mistero dell’invisibile, forse perché avevo al massimo 5 anni quando osservai il mio primo strano fenomeno in cielo. Quando ero piccolo (e la cosa è andata avanti per parecchi anni) i miei genitori ci portavano al mare in Sicilia (come fanno tutte le famiglie soprattutto quando si hanno figli piccoli). Dovete sapere, per chi non è mai stato da quelle parti che il cielo notturno, almeno a quei tempi, era spettacolare e quando non c’erano nuvole si riusciva a vedere la striscia di un braccio della Via Lattea e per me era affascinante già a quell’età, sarà incredibile per molti ma io mi sentivo in pace con quel cielo stellato e quell’immenso mare davanti ai miei occhi (sarà colpa del sangue isolano che scorre nelle mie vene 😉 ), quindi mi fermavo ad osservare l’immensità. Una sera mentre osservavo, notai una luce chiara piccolissima della grandezza di una stella che si muoveva in maniera non naturale. Si muoveva da sinistra verso destra in verticale, parecchio sopra l’orizzonte, ed era rapidissima. Per me era tutto nella norma se non fosse stato che quel puntino eseguiva delle manovre impossibili, era in grado di cambiare rotta istantaneamente formando una traiettoria a zigzag. Tuttavia, ripensandoci non provai alcuna emozione probabilmente per via della mia età. Sapevo dentro di me che avevo visto qualcosa di strano ma d’altro canto per un bambino di quell’età non era poi così entusiasmante, comunque non ho visto un disco volante, ma un puntino che si muoveva percorrendo una strana traiettoria e l’unica cosa di cui sono certo (oggi) è che non si è trattato né di un aereo né di un satellite. La traiettoria dei satelliti è ben definita, formano una linea retta ne ho osservati tanti nell’arco della mia vita e so che molti li confondono per UFO, io non faccio parte di quelle persone, so distinguere un satellite da un qualsiasi altro oggetto non identificato.

Ma tornando agli artefatti che mostrano segni evidenti di fenomeni riconducibili al campo ufologico, mentre stavo navigando cercando qualche argomento interessante da pubblicare sul mio umile sito mi sono imbattuto (passatemi il termine) su un sito a mio parere molto interessante (che conoscevo già) dove c’è molto materiale che riguarda alieni e UFO, ma la maggior parte di questo materiale è in lingua inglese o spagnola, quindi ho pensato di dare un’occhiata e nel caso avessi trovato argomenti interessanti, armandomi di buona volontà avrei iniziato una nuova traduzione. Ma questa volta mi è andata bene perché ho trovato un articolo “molto” interessante già tradotto da Nicoletta Marino quindi oggi inserirò un articolo “non mio” ma non avendo letto alcuna nota sul ©opyright credo che si tratti di materiale condividibile.

Ovviamente inserisco il link e aggiungo che da questo sito molto probabilmente tradurrò, in futuro alcuni testi o articoli, considerando che è una vera biblioteca, non per questo si chiama biblioteca pleyades.

Alcune delle immagini le avevo già inserite prima di conoscere questo sito, molto tempo fa.

Modificherò probabilmente pochissime parole. L’articolo comincia così:

MESSICO – Una grande scoperta che mostra la storia occulta del nostro pianeta.

Esistono oggetti che rappresentano alieni, in Messico

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Una serie incredibile di oggetti archeologici è la prova lampante dell’esistenza di una remota cultura prima dei Maya (probabilmente gli antichi dei, con crani allungati o teste a forma di cono) tenuta nascosta da coloro che governano il mondo e dimenticata dall’umanità.

Queste tavolette, dischi, piatti, figurine, anelli e ciondoli di giada, di pietra o di metallo, descrivono chiaramente come questi antichi dei alieni extraterrestri (dal cranio allungato e dai grandi occhi simili a quelli cinesi, con un elevato grado di intelligenza e stato di coscienza e con una profonda spiritualità e connessione con l’Universo) viaggiavano su navicelle spaziali.

Grazie all’elevato sviluppo tecnologico dei loro UFO, conoscevano molto bene il nostro sistema solare, visto che viaggiavano tra la Terra e i loro pianeti di origine, e inoltre sarebbero potuti venire da un altro sistema solare o da altra galassia.

Varie famiglie della città di Ojuelos della provincia di Jalisco, Messico, hanno collezionato in 50 – 60 anni un totale di 400 oggetti archeologici straordinari sognando di poter aprire un museo personale per far conoscere quegli oggetti al pubblico.

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I disegni presentano un elevato grado di finitura artistica con una geniale semplicità. In alcuni si vede una famiglia di dei, padre, madre e figli o neonati e cani e come si preparano a salire sull’UFO e in altri si vede come gli astronauti manovrano le navicelle o guardano verso il cielo per offrire doni ai visitatori.

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Questi sono due oggetti pieni di dettagli della vita di personaggi aviti della nostra storia remota lontana e dimenticata e che fino a ora è stata mantenuta nascosta. Questa è la parte veramente sorprendente di una cultura persa e fino a ora mai vista.

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E’ ora che tutto ciò che era nascosto venga alla luce; questo è quanto vediamo con sempre più frequenza in tutti gli ambiti della vita quotidiana. Guardare queste immagini ci fa riflettere e ci fa cambiare il modo di percepire la storia della nostra umanità e del nostro pianeta. Già non si tratta più di fantascienza, ma di una nuova realtà che ci porta alla scoperta della vera storia del nostro passato.

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Questa è una serie di crani ritrovati in vari paesi sudamericani, specialmente in Paracas-Perù, soprannominati “Paracas Elongatus”.

Anche in Bolivia, Ecuador, Colombia, Messico. Negli ultimi anni è stata ritrovata una quantità di Teschi e crani a forma di cono che hanno lasciato a bocca aperta gli scienziati. Solo un mese fa (articolo novembre 2013) ne è stato ritrovato uno in Australia, che è stato chiamato “Elongatus Australiano”.

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Più avanti si è saputo che le culture Inca e forse Maya, cercavano di copiare i loro dei deformando le steste dei neonati per far sì che avessero crani oblunghi come gli esseri da loro venerati.

E’ indubbio che c’è una grande differenza tra le teste artificialmente allungate e i crani originali degli dei che secondo quanto si dice, provenivano dalla costellazione di Sirio.

Questi ultimi crani hanno la cappa ossea molto più densa e spessa e le giunture dei due ossi del cranio sono diverse da quelle dell’homo sapiens.

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All’inizio di quest’anno è uscita la notizia che il Governo messicano aveva deciso di far conoscere al pubblico vari oggetti archeologici che erano rimasti occultati per vari decenni dal momento del loro ritrovamento.

Si tratta di tavolette in oro e argento dove si possono riconoscere dettati incisi di astronauti che viaggiano su navicelle spaziali e altre navicelle provenienti da un portale inter-dimensionale dal centro del Sole.

Si vedono anche comete e pianeti. Alcune di queste immagini le trovate anche in questo sito.

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L’autore americano Joseph P. Farrell ha scritto un libro intitolato “Genes, Giants, Monsters and Men” (Geni, Giganti, Mostri e Uomini), sull’élite che si salvò dalla guerra cosmica e il suo piano segreto.

Anche il famoso austriaco Klaus Dona, ha dato moltissime conferenze interessanti su questo tema anche insieme a Nassim Haramein che potete trovare su YouTube. (che non inserisco perché sono in lingua straniera).

Le seguenti immagini della testa di ET appartengono ad un pezzo che non è un blocco unico ma un insieme realizzato con molte pietre, tipo un collage o un mosaico.

E’ geniale e fa vedere i rettiliani che cambiano la religione azteca in una religione di sviluppo personale e collettivo come è attualmente in Tibet o in alcune parti dell’India.

I reptiliani cambiano la direzione della religione e la trasformano in una religione di padronanza, di saccheggio, una religione di sacrifici umani e crediamo anche di antropofagia (commento di Pablo García, ricercatore e presidente dell’Asociación Nahui Ollin di Ojuelos, Messico).

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Osserviamo un UFO (in alto a sinistra) da cui esce senza ombra di dubbio un rettile, il che sta a indicare che appartiene ai Rettiliani.

Di queste ultime immagini si può ammirare l’elevato grado di plasticità nell’incisione dei dettagli: sono pezzi in movimento.

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Bene, l’articolo continua con alcune analisi di artefatti in ceramica che ho preferito non inserire perché alcune immagini non le ho inserite. Ho dato la precedenza a quelle più curiose, dove c’è l’impronta di una qualche civiltà probabilmente aliena comunque se volete leggere questa ultima parte o conoscete la lingua inglese e/o spagnola nel caso vogliate approfondire questo argomento; questo è il link dell’articolo tradotto in italiano da Nicoletta Marino.

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