Astronomia: Kepler aggiunge alla sua lista 1924 possibili pianeti
Kepler aggiunge alla sua lista 1924 possibili pianeti
Kepler continua ad inviare dati sorprendenti
Dopo il fallimento apparente in data 11 maggio 2013, gli ingegneri sono riusciti a transizione il veicolo spaziale in una modalità sicura, mercoledì 15 maggio 2013. Stando alle ultime dichiarazioni, il veicolo spaziale è rimasto stabile e sicuro e non è più considerato in una situazione critica.
Il 28 maggio 2013, la missione Kepler della NASA ha fornito nuovi dati alla NASA Exoplanet Archive. Questa notizia è riportata sul sito della NASA, dove è stata inserita un’intervista con un direttore della Ames Research Center, Michheal Haas.
Questa è la zona nel quale Kepler fino ad oggi a individuato i pianeti
MJ:. Mike, la missione Kepler quali informazioni ha recentemente consegnato alla NASA Exoplanet Archive?
MH: La missione Kepler ha appena consegnato i dati registrati tra maggio 2009 e marzo 2012, molti dati erano già stati inseriti nell’archivio, ma Kepler ha aggiunto altri 1924 nuovi Kois.
MJ:. Questo significa che la missione Kepler ha aggiunto 1.924 nuovi pianeti candidati al conteggio?
MH: No. I 1.924 nuovi Kois non sono stati ancora completamente analizzati. Il termine KOI significa esattamente ciò che suggerisce il nome, Kepler ha dichiarato che questi sono “oggetti di interesse”. Saranno poi fatte tutte una serie di analisi, prima di poter confermare un oggetto come pianeta. Sappiamo che con ulteriori analisi, molti di questi nuovi Kois diventeranno falsi positivi.
MJ:. Se le analisi non sono complete, perché rilasciare ora queste informazioni? Sembra piuttosto preliminare.
MH:. Lei ha ragione, è preliminare, ma rappresenta anche un corpus significativo di lavoro e contiene informazioni preziose per la comunità scientifica. I criteri tenuti a superare questa prima serie di test sono volutamente indulgenti. Noi preferiamo andare a fondo in questa fase iniziale di analisi, piuttosto che perdere alcuni buoni eventi (cioè, piccoli candidati della grandezza della Terra situati nella zona abitabile, i candidati più difficili da trovare).
MJ: Se non mi è sfuggito qualcosa con i vecchi dati di Kepler, il termine “KOI” era sinonimo di pianeta candidato. Ci può spiegare che cosa è cambiato?
MH: Questa è una percezione sbagliata comune. In realtà, non è variata la definizione di KOI, ma la nostra filosofia di comunicazione. In passato, la missione Kepler ha pubblicato gli elenchi delle Kois che sono stati ritenuti pianeti candidati, e pubblicato separatamente i Kois che sono stati dichiarati falsi positivi al MAST (Mikulski Archivio Telescopi Spaziali). Questo può aver dato alcune impressioni errate, che tutti i Kois sono pianeti candidati, ma in realtà non è mai stato così.
Ad esempio, quattro dei primi dieci Kois identificati utilizzando il primo mese di dati sono attualmente contrassegnati come falsi positivi nella tabella cumulativa di attività dell’archivio.
In pratica è stato cambiato il modo di archiviare i Kois, in maniera tale da velocizzare il processo di archiviazione. Il nuovo sistema ci permetterà di capire quali siano realmente i probabili pianeti. Questo rende molto più facile cambiare lo stato di un KOI da “pianeta candidato” a “falso positivo”, e viceversa. Inoltre, il nuovo formato consente un più rapido rilascio di informazioni incrementali mentre si procederà.
MJ: Perché non siete riusciti da subito a scartare i falsi positivi nelle versioni precedenti?
MH: Abbiamo appena iniziato a vedere questi eventi “falsi positivi” ora, perché il transito di un pianeta può variare, ad esempio la Terra impiega un anno per eseguire un giro completo intorno al Sole, ma questa regola non vale per tutti i pianeti. Adesso abbiamo 3 anni di dati registrati, che non è poco.
In totale abbiamo identificato, in questi 3 anni 4914 Kois, ma ci sono lacune (ad esempio, alcuni Kois mancano) in questa prima consegna, perché sono i casi problematici che richiedono l’elaborazione manuale. Ad esempio, le proprietà di alcuni Kois sono state calcolate in modo errato. Per questi Kois, abbiamo bisogno di ricalcolare le loro proprietà prima di consegnare i dati finali.
MJ:. Per riassumere, i nuovi 1924 Kois non sono pienamente analizzati, e non tutti i vecchi Kois sono stati ancora consegnati. Quali indicazioni potete dare alla comunità scientifica?
MH: Il valore di questa consegna dipende in gran parte dai vari obiettivi scientifici. Abbiamo già contraddistinto parecchi pianeti dall’inizio della missione Kepler, e anche se stiamo ottenendo dei buoni risultati non è comunque un lavoro facile. Siamo cercando di capire la popolazione statistica dei pianeti della galassia, e lo stiamo facendo analizzando solo una piccola zona della Via Lattea. Questa zona comprende la costellazione del Cigno, della Lira e del Drago. Restate sintonizzati; i pianeti confermabili sono difficili da trovare. Un membro del team ha detto una volta che la ricerca di pianeti non è come “cercare un ago in un pagliaio”, ma più come cercare un ago in alluminio ricavato da una lega di alluminio in un mucchio di aghi fatti di una lega diversa. Questa consegna è un passo importante per la comunità scientifica.
Per maggiori informazioni: http://www.nasa.gov/mission_pages/kepler/news/kepler-new-data-q-and-a.html
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