Pianeti: Mercurio come non lo avete mai visto

Mercurio come non lo avete visto mai

Mercurio, il pianeta più vicino alla nostra stella impiega 88 giorni per fare il giro completo intorno a quest’ultima. Viaggia ad una velocità di circa 50 km al secondo, più veloce di qualsiasi altro pianeta.

Un giorno solare di Mercurio equivale a 175,97 giorni terrestri. L’orbita ellittica di Mercurio varia da 29 milioni di km a 70 milioni di km dal Sole. Se si potesse osservare il Sole da Mercurio, lo vedremmo tre volte più grande che osservandolo dalla Terra. Poiché Mercurio è così vicino al Sole, è difficile poterlo osservare direttamente dalla Terra, tranne durante il crepuscolo.

Un Mercurio così, è difficile da vedere, Mercurio ha appena iniziato la sua “discesa” verso la sua prima apparizione del 2013 avvenuta l’8 febbraio alle 18 quando Mercurio si è trovato a 46 milioni di km dal sole. Il miglior punto di osservazione ,che ha reso Mercurio di un colore più vivace, è più o meno perpendicolare all’orizzonte occidentale per la metà degli osservatori che si trovavano alle latitudini settentrionali.

Solitamente l’osservazione di Mercurio può avvenire guardandolo indirettamente durante il suo “transito” davanti al Sole. I transiti di Mercurio nel 21° secolo si sono verificati il 7 maggio 2003 e 8 novembre 2006. Il prossimo avrà luogo il 9 maggio 2016.

Le temperature di Mercurio possono raggiungere gli 800 gradi Fahrenheit. Poiché l’atmosfera di Mercurio è così sottile, la superficie non può mantenere il calore e questo rende le notti di Mercurio glaciali viste le sue temperature notturne che si aggirano a – 290 gradi Fahrenheit.

La sottile atmosfera, o esosfera di Mercurio, è costituita da atomi staccati dalla superficie dal vento solare, con impatti di micro-meteoriti. A causa della pressione di radiazione solare, gli atomi sfuggono rapidamente nello spazio formando una coda di particelle neutre. Anche se il campo di forza di Mercurio e di appena l’1% di quello della Terra, è molto attivo. Il campo magnetico del vento solare si unisce episodicamente al campo di Mercurio, creando intensi tornado magnetici che incanalano il plasma solare portato dal vento fino alla superficie.

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La superficie di Mercurio è simile alla nostra luna, è segnata da numerosi crateri da impatto derivanti da collisioni di meteoriti e comete. Tuttavia il pianeta presenta aree di terreno liscio, e non mancano le scarpate formatesi dalla contrazione della crosta.

Mercurio è il secondo pianeta più denso della Terra, con un grande nucleo metallico avente un raggio di 1.100 a 1.200 km, che corrisponde al 75% del raggio del pianeta. Nel 2007, i ricercatori che utilizzano i radar terrestri per studiare il pianeta ha avuto prove che il nucleo si è fuso. Il guscio esterno (mantello) di Mercurio è paragonabile a quello della Terra, e si trova a 500 – 600 km di spessore. La prima sonda a visitare Mercurio fu Mariner 10, che effettuò riprese per circa il 45 % della superficie. Nel 1991, gli astronomi affermarono che su Mercurio può essere presente il ghiaccio all’interno dei crateri dei due poli.

Nel 2008 e nel 2009, la missione Messenger della NASA ha eseguito due passaggi ravvicinati su Mercurio. Con il secondo, è stata scannerizzata circa l’80% della superficie. Dal 2011 è rientrata in orbita è sta continuando ad esaminare il pianeta, raccogliendo immagini della superficie.

I colori di Mercurio a destra indicano le variazioni di temperatura , Messenger, (fonti – NASA)

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