Europa confermata acqua allo stato liquido
Europa confermata acqua allo stato liquido
Analisi accurate della superficie di Europa, il grande satellite ghiacciato di Giove, hanno localizzato una zona di caos che sembrerebbe indicare la presenza di un gigantesco lago sotterraneo. La temperatura e il collegamento con l’ esterno indicherebbero questi specchi d’acqua come ottime incubatrici per una vita primitiva.
Europa! Un satellite affascinante con la sua superficie di ghiaccio levigato, solcata da fratture più o meno profonde, che probabilmente racchiude al suo interno un gigantesco oceano di acqua allo stato liquido, tenuta tiepida da calore interno della grande luna gioviana.
Uno dei problemi che bloccavano la speranza di trovare forme di vita biologiche primitive in questo serbatoio liquido era lo spessore troppo grande del ghiaccio sovrastante. Osservazioni eseguite nei laghi sotterranei dell’Antartide avevano mostrato che forme di vita sopravvivono in essi a causa delle fratture che creano un continuo passaggio di elementi nutrienti e di energia solare dall’esterno verso l’interno. Attraverso loro è possibile che la vita si estenda anche a profondità maggiori.
Ci voleva qualcosa di simile anche su Europa. E oggi sembra che si sia trovato il primo di questi laghi, posto a una profondità non eccessiva e probabilmente connesso all’oceano sottostante. Esso dovrebbe avere le dimensioni dei grandi laghi nordamericani. Per trovarlo, è stata studiata una zona in cui regna una chiara confusione superficiale, risultata essere una frattura estesa della crosta ghiacciata collassata verso il basso.
La zona “falsamente” colorata è quella che mostra il caos superficiale dovuto alla crosta ghiacciata collassata, sotto la quale dovrebbe esistere un gigantesco lago liquido
In altre parole, un insieme caotico di blocchi di ghiaccio alla deriva che permettono un passaggio diretto tra l’esterno e l’interno, posto a temperature sufficienti per mantenere l’acqua allo stato liquido. Insomma, qualcosa di estremamente simile ai laghi dell’Antartide. Fonte – link
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