Astronomia: I quasar, questi enormi oggetti nello spazio

Astronomia: I quasar, questi enormi oggetti nello spazio

I quasar sono tra i più brillanti e antichi oggetti, distanti dell’universo. Questi enormi oggetti emettono più energia di dozzine di normali galassie. I quasar prendono la maggior parte della loro energia da buchi neri supermassicci che si trovano nei centri delle galassie, possono emettere enormi quantità di energia, fino a mille volte la produzione totale di centinaia di miliardi di stelle in tutta la nostra Via Lattea.

Alcuni astrofisici tra cui Ryan Hickox e Kevin Hainline, pubblicheranno nuovi studi riguardanti i quasar, su The Astrophysical Journal.

Questi astrofisici hanno concentrato i loro studi su 10 quasar, scoprendo che l’immenso potere di radiazione dei quasar, si protende per molte migliaia di anni luce ai limiti della galassia del quasar stesso.

“Per la prima volta, siamo in grado di osservare la portata reale di questi quasar e dei loro buchi neri, e la loro influenza nelle loro galassie,” afferma Hainline, un socio di ricerca post-dottorato a Dartmouth. “La radiazione eccita gas fino ai margini della galassia e si ferma solo quando finisce la benzina”.

quasar pks 2349

Le radiazioni rilasciate da un quasar coprono l’intero spettro elettromagnetico, dalle onde radio e microonde, alle basse frequenze attraverso raggi infrarossi, ultravioletti e raggi X, e ai raggi gamma ad alta frequenza.

Un buco nero centrale, chiamato anche un nucleo galattico attivo, potrebbe crescere inghiottendo materiale e gas interstellare circostante, liberando questa potente energia. Questo fenomeno porta alla creazione di un quasar.

I quasar sono piccoli rispetto a una galassia, sono paragonabili a un granello di sabbia su una spiaggia, ma la forza delle loro radiazioni si possono estendere ai confini galattici e oltre.

L’illuminazione dei gas può avere un effetto profondo, dato che i gas che vengono illuminati e riscaldati dal quasar hanno meno probabilità di collassare sotto la loro stessa gravità e formare nuove stelle. Così, un piccolo buco nero centrale insieme al suo quasar, può rallentare la formazione stellare in tutta la galassia, influenzandola nella crescita e nei cambiamenti nel tempo.

“Questo è emozionante perché sappiamo che questi quasar hanno un profondo effetto sulle galassie in cui vivono “, afferma Hickox. “Esistono un sacco di polemiche su come influenzino effettivamente la galassia, ma ora abbiamo un aspetto della interazione che può estendersi su lunga scala nell’intera galassia”.

quasar

Hickox, Hainline, e i loro co-autori hanno basato le loro conclusioni sulle osservazioni fatte con il Southern African Large Telescope (SALT), il più grande telescopio ottico del mondo. Dartmouth è partner di SALT, questo ha reso possibile l’accesso allo strumento a gli studenti. Le osservazioni sono state effettuate utilizzando la spettroscopia, in cui la luce è scomposta nelle sue lunghezze d’onda componenti. “Per questo particolare tipo di esperimento, è tra i migliori telescopi del mondo”, continua Hickox.

Sono stati utilizzati anche i dati dal Wide-field Infrared Survey Explorer della NASA (WISE), un telescopio spaziale che ha fotografato tutto il cielo nell’infrarosso. Gli scienziati hanno usato osservazioni in luce infrarossa perché danno una misura particolarmente affidabile della produzione totale dell’energia dei quasar. (fonte: sciencedaily.com)

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