Cultura: Alla scoperta della foresta amazzonica

Cultura: Alla scoperta della foresta amazzonica

Per gli amanti dell’avventura, le agenzie turistiche che si occupano di offrire viaggi in Amazzonia propongono in genere un itinerario da percorrere in parte in aereo e in parte in battello, facendo tappa in alcuni centri dotati di aeroporto e porto fluviale. La prima tappa, quasi sempre, è la città brasiliana di Manaus, da dove partono regolarmente battelli che scendono fino a Belém, sulla foce del Rio delle Amazzoni (che si raggiunge in una settimana circa), o che risalgono il grande fiume a Tabotinga, città colombiana al confine tra il Perú e il Brasile (impiegando una decina di giorni).

Da qui si può risalire ancora il fiume in battello fino alla città di Nauta, alla confluenza dei fiumi Marañón e Ucayali, punto d’origine del Rio delle Amazzoni (che nel primo tratto si chiama Salimões). Rientrando in aereo alla volta di Lima, la capitale del Perú, si potranno osservare nella loro imponenza le cime innevate delle Ande, che delimitano a ovest l’immenso bacino amazzonico.

foresta-amazzonica-manausManaus foresta mazzonica

I mezzi per muoversi sono naturalmente, i battelli e gli aerei, anche perché sono i più efficienti in Amazzonia. La rete ferroviaria infatti è molto ridotta; quella stradale è limitata ad alcune direttrici che si inoltrano nella regione attraverso fasce di territorio deforestato e spianato. Sulle brevi distanze, la via più economica è quindi quella fluviale su battelli e barche, oltre ad alcuni tratti di piste in terra battuta che collegano villaggi e mercati. Sulle medie e grandi distanze invece il mezzo principale è l’aereo, che consente di superare rapidamente le zone più impermeabili della foresta.

Già nel volo verso Manaus, o qualsiasi città amazzonica dotata di aeroporto, la foresta è protagonista. Essa scorre sotto l’aereo per ore e ore: un paesaggio sempre uguale in ogni direzione, un’immensa distesa di alberi attraversata dal corso sinuoso di centinaia di fiumi; le città sono rare, situate in genere sui fiumi; ampi spazi di territorio deforestato ospitano grandi fattorie e miniere a cielo aperto.

Il Rio delle Amazzoni colpisce il viaggiatore che lo percorrere in battello innanzitutto per la sua ampiezza e il suo lento corso: il fiume scorre infatti quasi interamente in pianura e il suo letto è tutto un susseguirsi di curve e meandri. Dove non esistono argini naturali, le acque bruno-giallastre si disperdono in un intrico di bracci morti, o invadono stabilmente la foresta formando paludi e acquitrini.

amazzoniaRio delle Amazzoni

Lasciata la banchina del porto fluviale, si entra in un mondo diverso, fatto di odori dolciastri e suoni inconsueti: i versi degli animali. il frusciare delle foglie, lo scorrere lento dell’acqua. Sulle rive, una barriera vegetale si innalza fino a 60-70 metri di altezza; fatta eccezione per fiori e poche altre piante, il colore predominante è il verde scuro.

Intorno all’imbarcazione si muovono sotto il pelo dell’acqua caimani e coccodrilli, che lasciano emergere solo gli occhi e le narici. Sulle sponde, numerose piccole scimmie arboricole si rifugiano tra il fitto fogliame. Gli alberi sono il regno di una infinita varietà di uccelli: dai pappagalli variopinti ai martin pescatore, dai tucani ai colibrì e molti altri ancora, il cui canto fa da colonna sonora alla vita della foresta.

Inoltrarsi a piedi nella selva, è ovviamente possibile, durante una sosta di navigazione, ma è faticoso anche a causa dell’elevata umidità dell’aria: è facile inciampare nelle radici aeree delle piante o trovarsi impantanati in un acquitrino. In alto, il tetto verde creato dalle chiome degli alberi oscura il cielo e ricopre un mondo brulicante di vita, con liane, piante rampicanti, orchidee e felci, tra il volteggiare di libellule e farfalle colorate, ma anche da grosse zanzare e insetti.

Lungo il fiume è possibile incontrare gruppi di indios, gli abitanti originari della foresta: giovani che pescano con reti tonde, bambini che giocano e che tentano di pescare usando piccole esche, donne che fanno il bucato o raccolgono l’acqua.

Nella foresta le abitazioni sono in genere costruite su palafitte, per difendersi nella stagione delle piogge e dall’assalto di animali pericolosi. Lo spazio intorno alla casa viene disboscato e utilizzato per coltivare il necessario per l’alimentazione e allevare animali da cortile (polli, maiali e anatre). Gli abitanti della foresta svolgono altre attività economiche (raccolta di caucciù e di piante medicinali, ricerca di oro e pietre preziose) con le quali si procurano un reddito in denaro.

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