Come utilizzare la tua immaginazione creativa (P.6)

Tratto dal libro: “How to use your creative imagination” – CSA Press 1988 – di Roy Eugene Davis

Redimere il passato con l’immaginazione creativa

Lo avrete già sentito dire in precedenza. Il passato è passato. Ciò che è già successo è storia e non c’è nulla che si possa fare. E’ veramente così? Gli effetti delle azioni passate, possono
essere modificati in modo che non possano più influenzare le nostre vite? Oppure dobbiamo lasciare che ci influenzino per sempre? Il tempo e lo spazio devono essere considerati come
fattori da comprendere e sui quali lavorare. Essi non devono limitarci mentre continuiamo il nostro viaggio attraverso le sfere relative. Tempo e spazio sono manifestazioni del processo
della creazione e sono necessari per lo sviluppo delle inclinazioni della natura. Il tempo è la misurazione dello sviluppo degli eventi; lo spazio invece è il piano all’interno del quale
accadono le cose. Si è osservato che il tempo trascorre più velocemente in alcune dimensioni e più lentamente in altre, mentre la nostra percezione del tempo varia ampiamente. Lo spazio
che conosciamo non è il solo esistente, poiché ne esistono di più sottili e soggettivi che l’uomo medio non ha ancora contemplato. Durante i momenti di trascendenza, siamo letteralmente
rimossi dal tempo e non osserviamo le circostanze relative. Con l’immaginazione possiamo spostarci in avanti e indietro nel tempo, possiamo esplorare le possibilità dello spazio esteriore,
interiore e persino di tipi differenti di spazio. Tutte queste cose possono sembrare un po’ complicate per chi ha un concetto fisso di tempo e spazio a causa di rigide credenze o per la
pressione delle circostanze della sua vita, ma contemplare la possibilità di essere liberi di muoversi (nella coscienza) nel tempo e nello spazio è utile per chi desidera realmente
diventare un essere libero. Mentre viviamo con realismo nel mondo, è possibile assumere un nuovo modo di vedere le cose e allontanarci da influenze limitanti. Come possiamo raggiungere
un livello di comprensione che ci permetta di vedere chiaramente e di vivere liberi? Ci sono due vie: quella della contemplazione, che ci permette di sperimentare la comprensione
soggettiva e quella dell’esperienza (dopo che abbiamo acquisito la conoscenza), che ci dona l’opportunità di confermare la nostra comprensione. La contemplazione è il processo
dell’esaminare un soggetto, oggetto o concetto con lo scopo di comprendere la verità sullo stesso. La verità sulla materia è che le apparenze superficiali non sono veritiere. Scopriamo,
infatti, che, al livello più profondo, etere, gas, acqua e materiali solidi esistono a causa di molecole, atomi, particelle subatomiche, forza, luce e coscienza. I saggi arrivano a questa
conclusione attraverso la contemplazione meditativa, mentre gli scienziati ci arrivano sempre con la contemplazione, ma attraverso la ricerca. Il mondo in cui viviamo è illusorio. Non è un
illusione, perché è davanti a noi da esaminare, ma non è come appare ai sensi. La nostra mancanza di comprensione sulla natura dell’universo costituisce per noi il senso di illusione.
Non comprendendo la natura dell’universo, rimaniamo – a diversi livelli – sotto il giogo delle influenze della natura e vittime delle cause messe in moto precedentemente da noi stessi, da
altri o dalle forze della natura stessa. Non vogliamo essere vittime. Non vogliamo rimanere in prigionia per nessuna ragione. Il nostro bisogno innato di essere liberi è frustrato a causa di
una serie di circostanze apparentemente limitanti. Cosa possiamo fare per aiutare noi stessi? E’ possibile alzarsi in piedi e fare qualcosa per cambiare le condizioni in cui ci troviamo, oppure
dovremmo lasciar perdere e considerarci senza speranza? La tua risposta sarà determinata dal tuo stato attuale di coscienza, dalla tua determinazione o dalla mancanza della stessa. Uno
spirito eroico accetterà la sfida e farà del suo meglio. Una persona immatura e poco interessata farà uno sforzo moderato per capire i processi della vita e migliorare un pò le sue circostanze.
Una persona apatica si sentirà sconfitta e non reagirà. Abbiamo tutti le stesse potenzialità, poiché ognuno di noi ha capacità illimitate. La sola differenza è data dal fatto che alcuni le
utilizzano, altri no. Alcuni sono determinati, mentre altri non lo sono e rimangono preda delle cause passate e delle condizioni attuali. Se vogliamo relazionarci intelligentemente al mondo,
dobbiamo liberarci dei conflitti interiori e dei condizionamenti che interferiscono con la nostra funzionalità ottimale. L’interferenza maggiore è data dall’accumulo di credenze, concetti e
opinioni errate. Oltre a questo, ci sono anche i condizionamenti mentali che, tranne nel caso in cui si sia veramente obiettivi, ci fanno pensare, sentire e agire in un certo modo. Atteggiamenti
mentali e stati della mente ci fanno percepire il mondo in modo distorto. I nostri stati mentali causano effetti corrispondenti e gli atteggiamenti ci fanno percepire solo una porzione del
mondo disponibile. L’accumulo dei condizionamenti mentali costituisce la condizione karmica di una persona. La parola “karma” significa “ciò che causa”. (…) Il piano mentale può essere
chiarito e ordinato, le emozioni possono essere armonizzate, il corpo si può rivitalizzare e le circostanze della nostra vita possono essere ordinate.

Come si condiziona la mente e cosa fare per essere liberi

Non tutti i condizionamenti mentali sono distruttivi. Le routine che abbiamo imparato e che facciamo tutti i giorni senza consapevolezza cosciente, per esempio, ci permettono di fare cose
utili. Ciò che non è utile è la presenza di schemi mentali radicati che ci fanno comportare poco saggiamente, in modo non corretto o distruttivo. Dobbiamo sradicare questi schemi.

Fate del vostro meglio per essere consapevoli in ogni momento e per percepire tutto senza errore.
Comunicate accuratamente con le persone e, quando una persona comunica con voi, ricevete accuratamente la sua comunicazione. (nota: il significato pratico di questo consiglio è di “lasciar parlare” le persone)
Siate consapevoli nel momento e gestite subito le cose che dovete, senza procrastinare.
Cercate di non trarre false conclusioni sulle circostanze intorno a voi, pensando che una cosa sia in un certo modo, quando non lo è. (nota: il significato di questo consiglio è di raccogliere sempre le dovute informazioni, prima di trarre conclusioni affrettate)
Non lasciate che l’emotività offuschi la vostra capacità di giudizio. Sperimentate le emozioni, ma non lasciate che le stesse vi influenzino.
Monitorate ciò che sentite, udite o vedete. Con un po’ di allenamento, farlo diventa facile.

Gestite i condizionamenti interiori, quando ne divenite consapevoli:

Se notate che non state pensando nella maniera corretta, a causa dell’influenza di capricci o umori, cambiate il modo di pensare e correggetevi.
Rifiutate di essere depressi e apatici.
Quando avete l’impulso di dire qualcosa di sconveniente o di fare qualcosa di sbagliato, trattenetevi.

Con il tempo, imparerete a discernere le cause dietro a ciò che osserverete. Le vostre emozioni non saranno indebitamente disturbate. Il vostro modo di pensare sarà appropriato e corretto.
Imparerete a pensare in modo costruttivo. Imparerete anche a passare attraverso una varietà di circostanze, senza che queste lascino in voi nessuna traccia. La vostra mente diventerà
pura, le influenze negative non contamineranno la vostra mente e non interferiranno con i vostri comportamenti. Prevenire l’accumulo di condizionamenti indesiderati è il primo passo
verso la direzione della chiarezza mentale. Utilizzate la tecnica dell’immaginazione creativa per vedervi come vorreste essere (vedi nota in fondo). Osservate il passato con l’occhio interiore.
Quando i ricordi di avvenimenti passati spiacevoli affiorano nella mente, vedeteli il più obiettivamente possibile. Se sperimentate dolore quando li ricordate e una calma analisi non è
sufficiente ad eliminare il trauma, utilizzate questo metodo sicuro: utilizzate la tecnica dell’immaginazione creativa per vedere voi stessi in circostanze differenti da quelle realmente
vissute, ossia quelle che avreste voluto sperimentare. Rivivete nell’immaginazione (e con sentimento) gli stessi eventi in un modo più desiderabile. In questo modo, redimerete il
passato. Il vostro passato non è altro che ricordi e sensazioni, perciò utilizzate l’immaginazione creativa per sostituire le sensazioni negative con altre di opposta natura. In questo modo, vi
rimarrà il ricordo dell’evento, ma senza il trauma. Vi chiederete: “Non mi sto prendendo in giro?” Sicuramente si tratta di una specie di recitazione, ma non starete ingannando voi stessi,
perché non farete altro che rimuovere il trauma dal subconscio.

Nota – Tecnica dell’immaginazione creativa:

Immaginazione: Atto del potere dell’immaginare. Formare immagini mentali di cose non esistenti per i sensi, specialmente di quelle mai percepite interamente. Sintesi mentale di idee nuove da elementi sperimentali separatamente.
Rilassatevi in un calmo stato di consapevolezza, meditando o rimanendo interiorizzati per un breve periodo. Con l’occhio della vostra mente, mettete insieme tutti gli ingredienti necessari per creare una fotografia di una condizione ideale (o un evento) che volete sperimentare nel vostro mondo. Vedete voi stessi in uno stato o condizione che considerate ideale, oppure create una scena che implichi l’avverarsi del vostro sogno. Nell’immaginazione, rinforzata dalla sensazione, stabilite la realizzazione come un fatto reale, vero per tutte le percezioni dei sensi. Sperimentatela come una realtà presente e non come una futura possibilità. Il subconscio accetta con obbedienza qualsiasi cosa gli si presenta davanti e non distingue la differenza tra un ricordo che risulta da un fatto realmente accaduto e un evento puramente soggettivo. Immaginare, pensare e “sentire” come se l’evento o l’esperienza desiderati siano una realtà
corrente, causa una modifica nell’accettazione del subconscio e neutralizza ogni senso di mancanza, limitazione, fallimento o incapacità creativa. Una volta terminato il processo, dissolvete lo stato immaginario, restando in uno stato interiorizzato per un po’ di tempo o andando a dormire. Quest’ultima parte farà in modo che il ricordo dell’evento immaginato sia accettato dal subconscio. Se emergete dalla pratica della sessione prima di aver sigillato l’esperienza nella vostra coscienza, quando vi relazionerete al vostro ambiente l’evidenza conflittuale della vostra situazione reale potrà invadere la mente, adulterando lo stato di immaginazione.

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