Ipnosi Regressiva – Il viaggio esplorativo
IPNOSI REGRESSIVA – Il viaggio esplorativo
di Roberta Sava
«C’è un momento nella vita in cui, tuo malgrado, prendi una direzione ben precisa, fai una virata e da lì tutto cambia».
Con queste parole Roberta Sava racconta nel suo nuovo libro il punto di svolta che l’ha portata a includere una disciplina così lontana da ciò che consideriamo “tradizionale” nelle sue sedute di psicoterapia. Una scelta coraggiosa per una psicologa che, laureatasi nel 1989, esercitava la professione da anni; una “sterzata” che, a quanto pare, spetta ad ognuno di noi nell’arco del ciclo di incarnazioni che ci troviamo a compiere in questo mistero chiamato vita. Ipnosi regressiva – Il viaggio esplorativo: questo il titolo semplice ed esaustivo del libro che spiega l’uso della regressione nelle vite precedenti come terapia per curare traumi e blocchi irrisolti. È capitato ad ognuno di noi di sperimentare eventi profondamente dolorosi che sembrano non avere un senso, rapporti che lasciano un retrogusto inspiegabile di vendetta, di senso di colpa; o all’opposto grandi innamoramenti senza ragione e coincidenze che ci portano a pensare che qualcosa di più grande abbia teso fili invisibili per condurci fino a lì. È a quel punto che, secondo l’autrice, a livello storico e generazionale siamo arrivati a farci un nuovo tipo di domanda, un “secondo livello” di perché passando dal «Perché sto male?» a «Perché proprio a me? Perché questa famiglia? Questo padre violento? Questa madre anaffettiva?» Così, l’esigenza di rispondere a questi interrogativi ha portato Roberta Sava a essere uno dei tramiti di cui la coscienza si serve e si nutre per espandersi e portarci a superare gli schemi tradizionalmente noti.
Il libro Ipnosi Regressiva è uno strumento conoscitivo che porta ad ampliare la prospettiva da cui normalmente consideriamo gli accadimenti della nostra vita e i protagonisti delle storie con cui ci relazioniamo, così come spiega l’autrice attraverso una delle numerose testimonianze riportate nel testo:
«Niente accade per caso. Dal punto di vista dell’Anima tutto è perfetto cosi com’è e, soprattutto, ha un senso: anche se non lo scorgiamo. La domanda che dovremmo porci non è «Perché mi hai fatto questo?» bensì: «Cosa devo imparare da questo?»
Ho incontrato una coppia di coniugi che cercavano un modo di salvare a tutti i costi un matrimonio ormai naufragato da tempo. La tensione fra loro era esplosiva. Condividevano una bella casa e una redditizia impresa di famiglia, oltre a due figli.
Durante un’inutile vacanza salva-matrimonio, nel parossismo della rabbia erano arrivati a picchiarsi e questo li aveva spaventati entrambi. In particolare la moglie mi aveva raccontato di avere avuto un impulso omicida, frenato solo dalla notevole stazza del marito; lei invece era molto minuta, pesava appena quaranta chili. Ne era rimasta sconvolta, non si riconosceva più. «Se fossi stata grossa come lui, forse oggi non saremmo qui» aveva ammesso la donna.
Proviamo con una ipnosi di coppia. Ed effettivamente entrambi rievocano una vita insieme, verso la fine del 1600, in cui erano marito e moglie, ma con i ruoli invertiti.
La moglie di oggi era un uomo dalla corporatura asciutta e forte; sentiva di essere profondamente arrabbiato con la propria moglie, che dissipava i suoi guadagni in frivolezze. Di contro, il marito di oggi si riconosceva nella donna che, in quella vita, si era divertita a provocare il marito, uomo pusillanime ma soggetto a forti e improvvise collere. Fra di loro c’era come un gioco perverso, che si autoalimentava con le reciproche azioni e reazioni fino alla scena conclusiva. Nel corso di una furiosa discussione, l’uomo aveva strangolato la moglie: ed era proprio questo l’impulso che quella donna minuta rievocava nel mio studio, ricordando quell’ultima, tragica vacanza. Forse la scelta di un corpo fisico cosi esile era stata una precauzione, facente parte del piano strategico ideato dalle due Anime Compagne per risolvere quell’antico sospeso fra loro. Insieme al cambio di sesso.
In questa vita dovevano recuperare l’apprendimento che avevano mancato in quella: imparare a separarsi in amicizia e con gratitudine. Ognuno aveva imparato molto dall’altro: ognuno di loro aveva consentito di far emergere nell’altro la parte più brutta, per poterla guarire.
Queste sono le Anime Compagne: tutti coloro che, nella nostra vita, hanno significato qualcosa. Ricordate che per l’Anima non esiste il dualismo come qui sulla Terra, per cui un matrimonio ben riuscito della durata di quarant’anni e un altro che scoppia dopo sette anni di incomprensioni ma che finisce con un bel divorzio in perfetto accordo, hanno la stessa valenza.
Nel primo caso si impara a stare bene insieme; nel secondo a lasciarsi bene».
Perdono, comprensione e gratitudine emergono spontaneamente dai racconti di quelle persone che sono giunte a comprendere che ogni anima ha un proprio ruolo, una parte da interpretare per evolvere in questa vita, tutto – in ogni istante – è riconosciuto come semplicemente perfetto così come è, anche «dietro al tradimento più doloroso si nasconde in realtà la perfezione divina».
In questo gioco apparente di spazio e tempo, ogni linea di vita, ogni esperienza, ogni scelta porta inevitabilmente al raggiungimento della «nostra unica meta», come dice Roberta Sava: «la comprensione della nostra natura divina».
Ipnosi Regressiva ci accompagna in questo riconoscimento attraverso le storie dei numerosi pazienti che in questi venti anni di professione hanno condiviso con l’autrice memorie lontane nate in quell’Adesso in cui tutti i destini si incrociano all’unisono.
Leggendo troviamo tra le righe la vibrazione di quel secondo livello di “perché” che ci risuona dentro, e così «il mettersi “alla ricerca di…” dà l’avvio al processo che ci porta verso il cambiamento».

Roberta Sava: Laureata in Psicologia e specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica Infantile, da quasi trent’anni svolge a Roma l’attività di psicoterapeuta. Nel 2000 ha iniziato a interessarsi di Psicologia Transpersonale studiando i fenomeni di coscienza non ordinari e approfondendo le tematiche della morte e dell’accompagnamento ai malati terminali.
Dal 2003 utilizza anche l’Ipnosi Regressiva come tecnica terapeutica. Già autrice de L’uso terapeutico dell’ipnosi regressiva (Mediterranee 2012), con Spazio Interiore ha pubblicato nel 2013 Anime gemelle o anime compagne?
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