Lo Stretching dei Meridiani

Lo Stretching dei Meridiani

Gianna Tomlianovich autrice del libro Lo Stretchind dei Meridiani, nasce a Trento, ben presto si sposta a Roma, città che sceglie per il suo percorso di studio e di impegno socio-lavorativo. Studia prima il corpo fisico (Diploma ISEF), poi quello mentale e psichico (Laurea in Psicologia), infine si addentra nel mondo dell’energia. Si diploma operatrice shiatsu in due Scuole Professionali, studia e pratica per 8 anni il sistema taoista di lavoro sull’energia (Qi Gong medico con Li Xiao Ming), studia e opera con la Psicocibernetica degli Esseni, studia gli strumenti evolutivi della mente (“Avatar” con E. Palmer), sperimenta e studia varie modalità occidentali di cura energetica (Bioenergetica – Rolfing).

Nel 1986 fonda a Roma la Scuola Keiraku Shiatsu, che negli anni porta a livelli sempre più vicini al concetto di “Keiraku” a cui il Maestro Masunaga espressamente collegò il suo shiatsu e in cui integra la propria poliedrica esperienza, fino a farla diventare Scuola di crescita evolutiva, oltre che Scuola che insegna una professionalità.

Nel contempo, attraverso un costante lavoro su di sé, armonizzando in modo personale e creativo tale varietà di studi e sistemi di cura sperimentati, affina le sue capacità percettive e curative e crea un personalissimo metodo di cura olistico, basato su trattamenti Keiraku Shiatsu, rieducazione respiratoria e posturale, riorientamento in positivo dell’atteggiamento psichico, insegnamento di strumenti atti a mantenere lo stato di benessere conquistato. Mettendo a frutto le proprie conoscenze ai vari livelli dell’organismo psico-fisico crea e sistematizza inoltre un sistema di esercizi semplice ed efficace per lavorare da sé sui propri squilibri energetici, che chiama “Stretching dei Meridiani”.

Da vari anni studia, pratica e ricerca nel mondo della realtà energetica umana più sottile e in campo esoterico. Ha studiato alla Scuola di “Antiche Terapie Essene” con A. Givaudan e con B. Rouch; ha studiato l’insegnamento del sentiero andino con Juan Nunez del Prado.

Prefazione dell’autrice

L’argomento di questo libro nasce dalla mia volontà di mettere a disposizione di molti un sistema di esercizi mirati, accessibile finora solo a chi frequenta i miei corsi. Dopo sette anni di sperimentazione, posso dire di averne verificato sia la validità strettamente terapeutica che, soprattutto, la capacità di mantenere e migliorare la salute non solo fisica, ma anche psichica ed emozionale in chi li usa al fine di liberare tensioni o aspetti in difficoltà della propria realtà.

Per meglio dire, l’obiettivo è quello di influire sull’energia del corpo umano e portare in essa modificazioni benefiche, attraverso posizioni precise assunte dal corpo fisico, che “portano in superficie” il canale energetico su cui si sta lavorando e tecniche opportune che insieme ricaricano e liberano.

Il contesto teorico di riferimento è quello della MTC (Medicina Tradizionale Cinese) per alcuni aspetti e, per la maggior parte, del sistema filosofico e pratico di lavoro sui canali energetici che il grande Maestro Shizuto Masunaga mise a punto negli anni settanta del secolo scorso e che, nella mia lunga esperienza terapeutica e di insegnamento, ho rielaborato e arricchito con ciò che proviene da altri miei percorsi di studio e di conoscenza psicologica, esoterica, scientifica e di metodi finalizzati al benessere fisico e spirituale. Perché il libro sia fruibile da tutti, per renderne l’uso più agevole, ciò che può essere sconosciuto all’occidentale medio perché proviene dalla cultura orientale è spiegato in modo semplice, evitando ove possibile termini e concetti per “addetti ai lavori”. E gli esercizi sono descritti in modo chiaro anche per chi non abbia molta dimestichezza con la terminologia usata. È un libro da usare come un manuale fisico-spirituale e utile soprattutto a chi cerca uno strumento per liberarsi da sé in modo semplice e potente, raggiungendo benessere fisico, crescita spirituale e dominio su ciò che porta dolore e sofferenza, senza dover ricorrere a persone esterne, ma riconquistando il proprio potere e la propria interezza attraverso l’aumento della consapevolezza.

Sarà oltremodo utile a chi già studia o lavora nel campo dell’energia e delle “medicine complementari”, soprattutto per chi opera nel campo dello shiatsu, perché avrà a disposizione un sistema ricco e completo che gli permetterà di “sentire” su di sé, e quindi anche verificare, il percorso dei meridiani e contemporaneamente di sperimentarne personalmente gli effetti e le funzioni. Infatti, nel campo specifico, con uno slogan lo Stretching dei Meridiani può essere definito “il fai da te dello shiatsu”.

Inoltre, per chi studia in questo ambito, è a disposizione, in appendice, una tabella con le correlazioni tra i meridiani e i muscoli più importanti che essi nutrono nel loro percorso.

A tutti auguro: Buon cammino!

stretching dei meridiani

Tempo di integrazione

“C’è il tempo dello yin e c’è il tempo dello yang” si diceva nell’antica Cina. In Occidente, soprattutto nell’ultimo secolo, abbiamo preso la rincorsa sulla strada dello yang e la stiamo percorrendo sempre più a rotta di collo: la nostra coscienza è sempre più nelle cose da ‘fare’, facciamo anche tre-quattro cose contemporaneamente, pur di non ‘perdere tempo’, se ci ritroviamo in un momento vuoto ci prende l’ansia e cerchiamo subito di riempirlo, non ci fermiamo nemmeno quando stiamo male, perché ‘dobbiamo andare a lavorare’…..

Un tempo il lavoro era una necessità per vivere; con l’avvento della meccanizzazione e del consumismo i termini si sono invertiti: si vive per lavorare e alla Vita, quella vera, si dedica solo il tempo lasciato libero dal lavoro e talvolta nemmeno quello. Libertà, responsabilità e talvolta dignità di noi stessi le abbiamo trasferite ad altri delegando e obbedendo. Stiamo vivendo sempre più una vita come automi che credono di essere liberi. Pochi pensano con la propria testa, i più, in un processo di identificazione, pensano con la testa degli ‘opinionisti’ o dei mass media, o del personaggio famoso. Lo sviluppo dell’individualità (fattore di crescita) è diventato individualismo (fattore di massificazione); abbiamo sviluppato al massimo l’analisi e la frammentazione; siamo divisi in parti separate e non comunicanti fuori e dentro di noi (“Come stai?” “Sono a pezzi!” è un dialogo comune); abbiamo perso il senso di chi noi siamo e, di conseguenza, il rispetto per la Vita.

L’arrogante sfruttamento intensivo della Terra e dei suoi tesori si accompagna alla mancanza di consapevolezza della Natura vivente del pianeta, quello che tutte le culture antiche chiamavano e chiamano Madre Terra. Più lontani di così dalla polarità dello yin o, in termini occidentali, dalla polarità dell’Anima e dello Spirito non possiamo andare.

È tempo di invertire la rotta, di reintegrare ciò che abbiamo disperso ai quattro venti, fino a ritrovare l’UNO in noi, di cominciare a pensare con la nostra testa, di ritirare le deleghe in bianco che abbiamo distribuito a destra e a manca, di tornare ad occuparci di noi, riappropriandoci del nostro tempo, della nostra vita, della nostra interiorità, del nostro potere, della nostra libertà. È tempo di aprirci allo yin, all’energia sottesa alla materia, alla nostra anima e di immettere nella nostre giornate convulse momenti yin di silenzio, di meditazione, di gioco, di svago non faticante.

Nel simbolo pregnante del Tai-ji lo yang, quando è al massimo della sua potenza, trasmuta necessariamente nello yin e viceversa, perché ciascuna polarità contiene in sé, e nel suo centro, il seme dell’altra.

Non è quindi in forse questa possibilità. Essa è certa e questo è il tempo. Il problema è solo uno: il come avverrà tale trasformazione. Essa potrà essere violenta e improvvisa se non ci saranno cambiamenti decisivi nei singoli e nei governi: gli umani la subiranno. Ma potrà essere graduale come il passaggio dolce del tramonto dalla luce alla Luce e fonte di grande crescita spirituale se l’uomo, ogni singolo uomo, sceglierà di compiere per sé la trasformazione richiesta dai tempi. Gli aiuti non mancano, quando la decisione (volontà) è sincera.

Questo stesso testo vuol essere uno strumento utile per aiutare chi vuol liberare ciò che è imprigionato in sé.

[….] Un’ultima annotazione riassuntiva: lo Stretching dei Meridiani è un metodo potente, perché usa più strumenti contemporaneamente. Essi sono di quattro tipi e ciascuno agisce su uno dei nostri livelli vibratori o “corpi inferiori” come vengono chiamati in esoterismo, perché nel blocco energetico sono coinvolti sempre tutti e quattro. Non si può liberare uno senza gli altri. Così la posizione di stretch agisce sul corpo fisico portandolo in apertura massima senza sforzo, in modo da preparare l’azione degli altri strumenti. La respirazione addominale comincia ad agire sul corpo eterico, l’energia dei meridiani, aumentando il livello di prana ed attivando il motore centrale, in Hara. Interviene poi la mente del corpo mentale (il più alto dei quattro) che entra nella parte da lavorare, sente, valuta e attira dall’Hara il prana del respiro lì dove serve per agire e sciogliere. Ciò che viene sciolto lo lascia andare. Quando serve, cioè dove la mente avverte tensione o dolore, fa intervenire l’espressione vocale del corpo astrale, o corpo emozionale e l’intero ‘presta’ le sue corde vocali a quella parte dolente perché possa esprimere la sua sofferenza tenuta lì da chissà quanto tempo e se ne possa liberare. [….]

Qualche esempio di esercizi tratti dalle varie sequenze. (Ogni sequenza comprende circa 20 esercizi).

Elemento Metallo

1. COLLO, VISO e BRACCIA (P e IC)

In ginocchio seduti sui talloni o seduti su sgabello senza schienale. Intrecciare le dita delle mani dietro la schiena, ruotarle e sollevarle verso l’alto ad ogni espirazione un po’ di più, senza muovere il busto. Puntare poi il mento verso l’alto, centrale. Dopo un po’ portarlo leggermente verso destra e poi verso sinistra. Sostare in ognuna delle tre posizioni.

4. TORACE e ANCHE (IC)

In ginocchio seduti sul tallone destro, gamba sinistra distesa dietro in linea con la destra. I piedi sono a dita in dentro. Mani a terra a dita in fuori lateralmente e all’altezza del ginocchio destro. Spostare il bacino verso destra fino a sedersi a terra. Mantenendo la colonna diritta, sostare. Tornare al centro e poi spostare il bacino verso sinistra: il sostegno del busto è ora tutto affidato al braccio sinistro, mantenuto a dita in fuori e con la spalla rilassata. Sostare.

Elemento Fuoco Primario

2. COLLO – SCAPOLE – DORSO ALTO (IT)

Seduti sui talloni o sulla sedia, capo un po’ ruotato a sinistra, mani intrecciate sopra la testa, in modo che i gomiti siano alla stessa altezza. Rilassare le braccia, portando il capo in flessione avanti per gravità. La colonna è mantenuta ben estesa (soprattutto zona toracica), ma non rigida. Sostare e lasciar scendere sempre più. Ripetere con capo ruotato a destra.

Elemento Acqua

8. DORSO – GLUTEI (V – R) – TALLONI (V)

In posizione accosciata a piedi uniti e ginocchia vicine, capo rilassato, braccia distese avanti, mani a terra e dita in dentro. Sostare respirando molto basso e rilassare sempre di più il bacino (il coccige va verso terra). Immaginare che il corpo ‘si apra’ tra ischi e attacco cosce. Dopo un po’ di tempo, aprire le ginocchia oltre le braccia, tenendo sempre gli adduttori rilassati, e proseguire a scendere con il busto e la testa verso terra. Il lavoro sarà più centrato sulla zona sacrale.

17. GAMBE (V – R)

In piedi, con la gamba destra incrociata davanti alla sinistra, che è distesa. Busto inclinato avanti e mani appoggiate su una panca o su una sedia, oppure gomiti su un tavolo. Dolcemente, respirando, stendere un po’ alla volta la gamba destra, mentre la sinistra si lascia iperestendere.

Elemento Fuoco Ministro

9. FIANCO – ANCA – COSCIA (TR) – ASCELLA (MC)

Supini, braccia flesse a mani intrecciate sotto la nuca, gambe piegate, accavallate, destra sopra. Lasciare che le ginocchia vadano per gravità verso destra. Sostare e respirare, rilasciando le tensioni che vengono in evidenza.

Naturalmente sul libro sono presenti immagini dimostrative.

Tratto da ⇒ Lo stretching dei meridiani. Liberare l’energia vitale per riconquistare il benessere psicofisico. Manuale teorico-pratico

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