Microbioma umano – antichi batteri che influenzano la nostra salute
Microbioma sta ad indicare l’insieme del patrimonio genetico presente in un ambiente definito, in questo caso all’interno del corpo umano.
Sono poche le persone (medici e ricercatori a parte) consapevoli dell’esistenza di questi microrganismi parassitari. Miliardi di minuscoli esserini che esistono praticamente dapprima dell’essere umano, capaci di adattarsi ad ogni tipologia di clima, così “perfetti” da riuscire a sopravvivere per miliardi di anni, trasformandosi ed evolvendosi.
La salute dell’essere umano dipende da questi minuscoli parassiti, ed è per questo che diversi medici e ricercatori si sono presi la briga di studiarli per mantenerli in salute, dividendoli in gruppi in base alla loro specie, cercando di capire addirittura la loro dieta.
Questi batteri ci sono necessari per sopravvivere e adattarci ad un ambiente in continuo cambiamento. Inoltre, pare siano così numerosi all’interno del nostro organismo da formare un secondo corredo genetico. Infatti se andassimo a eseguire un conteggio dei diversi tipi di cellule di cui è composto il corpo umano, scopriremo che sono circa 10 trilioni le cellule umane contro 100 trilioni di cellule batteriche, in gran parte localizzate nel tubo digerente.
Pensate che un individuo adulto di circa 70 Kg contiene circa 1.3 Kg di questi organismi, cifra che si avvicina molto al peso del nostro cervello.
Il dottor Fabio Piccini ha scritto un libro interessante su questo argomento: Alla scoperta del microbioma umano – flora batterica, nutrizione e malattie del progresso.
Piccini ha conseguito un dottorato in Alimenti, Nutrizione e Salute all’Università Politecnica delle Marche di Ancona. Ha dedicato la maggior parte della sua carriera allo studio e al trattamento dei disturbi del comportamento alimentare pubblicando numerosi articoli scientifici e saggi su questi argomenti. Inoltre nel 2014 ha dato avvio al Progetto Microbioma Italiano.
Racconta in maniera dettagliata (con l’aggiunta di moltissime fonti scientifiche) la storia del microbioma, perché dipendiamo da questi organismi, come salvaguardare alcuni sottogruppi (poiché ne esistono diverse centinaia di specie, e alcune sono nocive) e dispensa consigli su quale dieta sarebbe più conveniente adottare per vivere più serenamente. Ossia, quali alimenti tengono in salute quel gruppo di batteri utili per una vita più “longeva”.
Le cosiddette “malattie del progresso” sono le nemiche numero uno del microbioma umano. Sostanzialmente si tratta delle malattie (diffuse negli ultimi 50 anni) associate all’aumento dell’industrializzazione e/o civilizzazione: malattie infiammatorie intestinali, psichiatriche, neurologiche di tipo degenerativo, tumori, diabete, obesità, metaboliche, cardiovascolari, eccetera.
In altre parole i principali killer del nostro secolo, ovvero le principali cause di mortalità per gli abitanti dei paesi maggiormente evoluti.
Sono state fatte scoperte interessanti, grazie anche alle nuove tecnologie. I ricercatori hanno potuto analizzare i microrganismi che coabitano nel corpo umano di persone che vivono in diverse zone del pianeta, così da poter suddividere in gruppi questi batteri, in maniera tale da poter contraddistinguere chi sono i veri amici dell’essere umano (quelli che ci difendono dalle malattie, da quelli che sostanzialmente non fanno nulla). In buona sostanza, alcuni gruppi di batteri reagiscono di fronte ai virus, mentre altri li lasciano “passare”.
Un suggerimento che da Piccini, ai neo genitori, è di non somministrare al proprio figlio antibiotici, almeno per i primi 27 mesi. Poiché i neonati, a differenza degli adulti, posseggono pochissime colonie batteriche sparse per il corpo, inoltre queste sono tutte molto simili tra loro, indipendentemente dal luogo di provenienza. La somministrazione di antibiotici, influisce in modo negativo e permanente sulla fase evolutiva di questi batteri.
Il microbioma umano come avrete intuito è anche responsabile dell’obesità, oltre ad altre malattie più o meno mortali. Per questo esiste anche un metodo radicale, per velocizzare tale processo (lo stato di salute di quei gruppi di batteri benefici), ovvero il trapianto microbico.
Sono stati eseguiti esperimenti in laboratorio, quindi prelevati batteri intestinali di una cavia sana e trapiantati in una cavia obesa (trattasi di topi), e pare che l’esperimento sia riuscito facendo perdere peso alla cavia obesa.
Ad ogni modo, questo e molti altri argomenti vengono trattati nel libro del Dr. Piccini.

Questi sono i contenuti:
- L’albero della vita
- Abbiamo ospiti
- Le malattie del progresso
- Evoluzione del microbioma umano
- Come indagare il microbioma
- Uniti per la vita
- Energia batterica
- Dieta e microbioma
- Infezioni metaboliche
- Quando l’intestino si infiamma
- Sensazioni di pancia
- Microbioma e sistema immunitario
- Microbioma e malattie cardiovascolari
- Microbioma e cancro
- Effetti degli antibiotici
- Probiotici o prebiotici
- Trapianti microbici
- Il profumo dei microbi
- Consigli dietetici
- La riscoperta degli alimenti fermentati
- Il Progetto Microbioma Italiano
- Dalla microbiologia alla procariotologia
Il libro – Alla scoperta del microbioma umano – lo puoi trovare su Amazon.
(javascript deve essere abilitato)