Pensieri e stati mentali

Stati mentali e pensieri più o meno positivi

Dicono che riuscire a controllare le proprie emozioni aiuti a vivere meglio. Dicono che le persone che prendono la vita sorridendo, e soprattutto che sanno ridere di sé, vivono meglio e addirittura attirano energia positiva. Dicono che alla fine è solo una questione di chimica e che sostanzialmente in base al nostro umore il nostro organismo produce delle sostanze che possono essere dannose o benevole a seconda dei casi, e che non solo influisce su noi stessi ma anche sugli altri. Queste sostanze del tutto invisibili sono quelle che attirano a noi le persone, o le tengono alla larga. Sono poi le stesse sostanze che ci possono fare amare e/o odiare una determinata persona. In base a queste sostanze chimiche può farci piacere la compagnia di qualcuno, oppure no. Dicono anche che in base alla postura che assumiamo può avere un effetto positivo o negativo. Per esempio spalle indietro e petto in fuori dovrebbe darci un senso di sicurezza, al contrario stare ricurvi con le spalle abbassate ci fa sentire insicuri e ci fa vedere la vita in bianco e nero.

Per alcuni sembrerà una cosa assurda eppure si pensa che quando ci ammaliamo non sempre è colpa di un fattore esterno, a volte siamo noi che producendo queste sostanze chiediamo inconsciamente di ammalarci. Dicono anche che se stai male psicologicamente, o sei stressato dai soliti problemi di routine, la meditazione potrebbe essere una soluzione. Sembra una parola che implica chissà quale sacrificio ma in realtà tutto si basa sulla respirazione. Cos’è la meditazione se non un distacco, una pausa, dal caos in cui siamo immersi?

Semplice no? Basta dedicare pochi minuti al giorno (una ventina) per ottenere i primi risultati. Allora perché non ascoltare questi consigli, d’altra parte sappiamo che lo stress può giocare brutti scherzi: pruriti vari, perdita di capelli, mal di testa, etc.

Ammetto che anni fa per varie ragioni di cui non starò discutere, ho sofferto anche io di questo “fastidio”. Provavo sempre uno strano prurito sul fianco destro, e a forza di grattarmi mi si era macchiata la pelle diventando ruvida. Così un bel giorno decisi che dovevo far qualcosa, cominciava a darmi fastidio questa sensazione, più mi grattavo e più avevo voglia di grattarmi. Giacché non sono un tipo che prende medicine per ogni piccola stupidata, devo sentirmi svenire prima di cominciare a buttare giù qualsiasi tipo di veleno (farmaco), pensai che forse il mio problema principale era lo stress. Credo che sia stata la voce della mia coscienza, qualcuno la chiama intuizione, altri la voce del nostro sé, o il fantasma di chissà quale avo. Fatto sta che mi si è presentata l’idea che la causa dell’irritazione dipendesse dallo stress. Quindi pensai, e adesso cosa faccio? Non avevo alcuna voglia di andare dal mio medico per dirgli che probabilmente ero troppo stressato in quel periodo, così mi venne in mente la meditazione.

Sappiate che non mi ha mai attratto questa cosa della meditazione (fino a quel momento) però ho pensato che se sarebbe servita per farmi stare meglio perché non provarci, meglio che prendere medicine no?

Così per circa una mezz’oretta al giorno mi mettevo su una posizione comoda chiudendo gl’occhi, cercavo di controllare il respiro (ispira naso, espira bocca, la solita storia) e quando sentivo che il respiro scivolava via senza alcuna fatica (tremolio) iniziava la fase di “cura”. Bisogna poi riuscire a vuotare la mente, quindi cercare di non pensare a nulla (abbastanza complicato per me, ma si può fare) e rimanere in quella posizione fin quando si regge. Sembrerà impossibile, ma dopo qualche settimana credo un paio, forse tre, non ricordo con esattezza, la macchia ha cominciato a rimpicciolirsi e l’irritazione è sparita. Devo ammettere che questa cosa ha sorpreso anche me, per un po’ ho avuto la paranoia che tornasse di nuovo quel prurito fastidioso, invece tutto andò per il verso giusto e non ho più avuto quel “problemino”.

Questo significa che hanno ragione le persone che affermano che la meditazione aiuta, e rigenera il nostro corpo. Però aggiungo, che l’intenzione conta parecchio, bisogna anche crederci, io mi sono impegnato non l’ho presa come un gioco. Lo facevo con l’intenzione di guarire il mio piccolo e fastidioso “male”.

Il nostro stato mentale influisce eccome sulla nostra vita quotidiana. C’è una sorta di energia invisibile che ci condiziona.

Ci sono persone che suggeriscono di allenare la nostra mente così da riuscire a controllare e trasformare i nostri pensieri. Qualche giorno fa mi trovavo in una libreria perché avevo voglia di leggere qualcosa sull’ipnosi, tra l’altro non si trova molto in giro (forse non ho cercato abbastanza bene). Comunque, quando non ho un’idea particolare, non conosco il titolo o l’autore del libro che mi va di comprare (non compro tutti i giorni libri, ma ogni tanto mi fa piacere leggere) mi lascio scegliere dal libro. Si lo so, direte ma che assurdità è mai questa! Eppure qualche libro l’ho comprato in questo modo.

Inizio a guardare la copertina, lo prendo sfoglio qualche pagina e se sento il desiderio di comprarlo, lo faccio è veramente una “sensazione” quella che provo, è difficile da spiegare ma è così.

Ho quindi comprato un libro che pensavo includesse l’argomento ipnosi, e invece quando arrivo a casa mi rendo conto che si trattava sostanzialmente di un libro per poveri disperati. Insomma è un libro che riguarda la PNL (programmazione neuro linguistica) di Richard Bandler padre fondatore della PNL. Così è scritto sulla copertina.

Mi sono cadute le braccia quando ho capito di cosa trattava, però ho pensato, ormai l’ho comprato perché non leggerlo? (piano, piano…)

Fatto sta che con “molto impegno” sono arrivato a più della metà (il libro è di 407 pagine escludendo glossario etc.) e devo essere sincero, la voce dell’incoscienza 😉 questa volta ha toppato il libro non va bene per me (non lo sento mio, non mi soddisfa molto). Eppure, mi ha scelto lui, il titolo è “PNL è liberta” e penso che se qualcuno di voi a problemi personali, emotivi, si sente depresso, insicuro, questo libro fa al caso suo. Propone anche degli esercizi da seguire. Anche se non li sto eseguendo gli do un’occhiata prima di passare al capitolo successivo.

Sostanzialmente si tratta di riprogrammare e trasformare i pensieri negativi in positivi, con tanto di istruzioni. 😉

L’autore dev’essere una persona seria, e sicuramente chi si occupa di PNL lo conosce. Pare abbia aiutato migliaia di persone, molte le ha salvate, altre le ha completamente cambiate, non so se rendo l’idea.

Comunque, è tutto vero, i nostri pensieri sono molto potenti e influenzano la nostra realtà quotidiana. Sorridi e la vita ti sorriderà, arrabbiati e lei si arrabbierà con te e nel peggiore dei casi passerai momenti anche molto infelici.

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Il fatto è, che “quasi” tutto quello che ho letto fino ad ora (276 pagine) non mi è parso niente di illuminante. Forse perché il mio piccolo cervello funziona abbastanza decentemente e certe cose le ho apprese da solo. Però pare che il libro abbia riscosso parecchio successo evidentemente la maggior parte della gente ha le idee ancora molto confuse, ci sta. Naturalmente non mi sento nessuno, chi segue questo sito avrà letto alcuni dei miei commenti dove ammetto di non essere uno scienziato, quindi non fraintendetemi, sono solo un comune mortale (o forse no).

La vita va vissuta con semplicità, la vita non fa alcuna selezione, accetta tutti, qualsiasi essere vivente voglia provarci lei concederà almeno una possibilità (se non vogliamo credere nella reincarnazione). Non bisogna essere intelligenti per vivere una vita felice, anzi al contrario, a volte penso che la vita sia più adatta alle persone superficiali. Quelle che non amano ragionare troppo, quelle che non si pongono troppe domande, quelle che vivono d’istinto e riflettono poco sull’eventualità, sulle conseguenze di determinate azioni. Quelle che non credono a nulla, e danno tutto per scontato.

Mi viene in mente una canzone di Vasco Rossi – L’Aquilone, quando dice:

“..lo sai che si potrebbe star dei mesi… appesi ad un aquilone, guardando il cielo che si muove.. ed il Sole che muore.. Lo sai che non succederebbe niente.. se anche non si sapesse un accidente, di quello che succede in qualche posto.. dall’altra parte del mondo, o dell’Universo..”

Dice anche che si potrebbe fare a meno della scienza e tante altre cose simpatiche.

Vasco.. quante belle canzoni ha scritto.. Ci sono persone che rispettano talmente i pensieri di quest’uomo, che qualsiasi cosa esca dalla sua bocca viene considerata quasi “legge”. 😉

A me piace Vasco, ma non fino a questo punto.

Si gira quindi, sempre intorno alla stessa teoria, cioè che più prendiamo la vita “poco seriamente” e più vivremo serenamente. Meno pensiamo, più ci divertiamo. Il problema nasce quando una persona non può fare a meno di pensare. Come si fa a non pensare?

Per me non è semplice. Ci avete mai fatto caso (che domande, ovvio) che quando rimaniamo in silenzio, come minimo un’immagine, o un pensiero passa per la nostra mente. A volte sento una canzone in testa per tutto il giorno, finché non mi arrabbio, e dico basta! Scoprendo poi, che l’unico modo per farla smettere e canticchiarne un’altra. 😉

Non ci facciamo caso, continuiamo a fare le nostre cose, e mentre le facciamo la nostra mente è piena di pensieri, canzoni, immagini, che molte volte non hanno nulla a che fare con l’attività che stiamo svolgendo.

La verità è che siamo schiavi dei nostri pensieri, ed è proprio questo che insegnano alcuni esperti di PNL, cioè liberarci dalle catene (pensieri) che in qualche modo ci rendono schiavi.

Questo è lo scopo della PNL almeno di questo libro, che non a caso si chiama “PNL è libertà”. Beh, devo essere sincero, non ha poi tutti i torti l’autore quando sostiene che la gente passa troppo tempo a pensare e si addormenta tra i suoi pensieri (ci si arrivava anche da soli). Insomma mettono fretta, dicono di agire perché il tempo passa e la vita è breve, secondo loro.

Quindi caro lettore, da oggi pensa meno e agisci di più, fregatene di tutti, parti e vai in Giamaica alla faccia dei pensieri negativi (ovviamente scherzo).

Basta mi fermo qui perché rischio di annoiarti, anzi ti ringrazio per la pazienza se sei arrivato fino a qui 😉

Ad ogni modo, come faccio sempre (o quasi) inserisco la fonte di questo, e altri libri che potrebbero interessarti.

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