Pentacolo – vita universale
l'androgino come archetipo della lettera E
PENTACOLO – VITA UNIVERSALE
l’androgino come archetipo della lettera E
Il pentacolo o pentalfa (figura composta da 5 Alef) fu rappresentato da Leonardo nell’Uomo vitruviano: un uomo disegnato all’interno di un cerchio che con le proprie estremità della testa + le 2 mani + i 2 piedi va a formare i 5 angoli del pentacolo che vi è inscritto.

Premesso e assunto che “In virtù del numero, spazio e tempo acquistano il senso proprio che rispettivamente appartiene a ciascuno di essi” (Giuseppe Schiavone), avremo:
- 1 = principio attivo maschile (seme)
- 2 = principio passivo femminile su cui agisce l’1 (utero)
- 3 = unione tra i due poli attivo e passivo = 1 + 2 (figlio)
- 4 = quaternario = i 4 elementi di Terra, Aria, Acqua e Fuoco
- 5 = quintessenza = spirito divino incarnato dall’uomo

Il numero 5 è quindi la spiritualità portatrice di vita e intelligenza, cioè il principio intellettivo dell’uomo che gli permette di potersi avvicinare a Dio = la relazione essenziale tra umanità e divinità.
Nei primordi, il Principio Originario del Tutto era demandato a un’entità femminile, per cui Dio appariva come madre, più che come padre. Analizzando l’etimo della lettera E, quindi dell’archetipo della vita universale nonché della gioia, vediamo come questo derivi dalla HAW, da cui la HAWWAH = EVA = madre di tutti i viventi. Colei che, comunque, madre divenne in seguito all’androginia perduta del primo Adamo: androginia divina, tra l’altro, presente in quasi tutti i miti cosmogonici e, poi, religioni: quello stato puro da riconquistare per poter riunire ANIMO (maschio) e ANIMUS (femmina).
“(Le cose saranno rese note) quando i due saranno uno, e l’esterno sarà come l’interno, e il maschio o la femmina non sarà né maschile né femminile.”
Vangelo degli Egiziani, loghia 6
“(Entrerete nel regno) allorché di due ne farete uno, allorché farete la parte interna come l’esterna, la parte esterna come l’interna e la parte superiore come l’inferiore, allorché del maschio e della femmina farete un unico essere sicché non vi sia più né maschio né femmina.”
Vangelo copto di Tomaso, loghia 22
Per arrivare quindi a conoscere la realtà al di là delle apparenze sensibili, sarà necessario il ritorno all’uomo integro, l’uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio, in cui coesisteranno tutte le unioni degli opposti, a cominciare da quelli sessuali.
Costanza Bondi
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