Per questo mi chiamo Giovanni
Un libro che insegna ad aver coraggio...
Per questo mi chiamo Giovanni è un inno alla libertà e alla giustizia, Giovanni è un bambino di Palermo, che per il suo decimo compleanno, riceve come regalo dal papà una giornata speciale: una gita attraverso la città, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni.
Questo libro è un inno alla libertà e alla giustizia, un’opera dedicata a un pubblico giovane che, con la sua prosa diretta e il suo messaggio indimenticabile, in meno di dieci anni dalla sua prima pubblicazione è stato adottato dalle scuole come libro di testo, ha dato seguito ad un fumetto e ad un cortometraggio.
Un libro che insegna ad aver coraggio, a non lasciarsi prevaricare dai “mostri”; la storia di un uomo che ha combattuto quei mostri e fatto la differenza, che ha messo in gioco la sua vita per non farci più avere paura, e ha vinto.
Luigi Garlando parla di mafia e affronta un dei temi più difficili ai quali approcciarsi: uscire dal buio dell’omertà e avere il coraggio di raccontare la mafia a un bambino.
Il piccolo Giovanni si appassiona alla storia e chiede al papà di raccontargli altri fatti e vicende della vita di Falcone. Il padre si sofferma a spiegare al figlio i metodi utilizzati dalla mafia per arruolare nuove forze, gli racconta il giuramento che fanno gli uomini d’onore e paragona la mafia ad un carciofo (le foglie esterne sono le persone che contano poco e al centro, il cuore, c’è il capobanda).
Nel pomeriggio attraversano l’autostrada nei pressi di Capaci, un luogo isolato dove si può osservare uno spettacolo della natura: lo splendido mare azzurro siciliano. Qui Luigi racconta a Giovanni la triste fine che la mafia ha riservato a Giovanni Falcone e a sua moglie: 500 chili di tritolo nascosti sotto un tunnel che attraversa l’autostrada, pronti a scoppiare tramite un comando a distanza attivato da un uomo posto sulla vicina collina.
Luigi Garlando è nato a Milano il 5 maggio del 1962. Laureato in lettere, ha insegnato e lavorato nel mondo dei fumetti prima di arrivare, nel 1991, alla “Gazzetta dello Sport”. Ha seguito, tra l’altro, due mondiali di calcio, due Olimpiadi e un Tour de France.
Ha pubblicato il romanzo Cielo manca (Premio Selezione Bancarella Sport), le biografie Konaldo – Il re ingrato, Adriano – Anatomia di un imperatore e Nostra Signora del dischetto.
Ha scritto i seguenti racconti per ragazzi: La vita è una bomba (Premio II Battello a Vapore e Selezione Bancarellino), Da grande farò il calciatore, Per questo mi chiamo Giovanni (Premio Calimera, Premio Ostia Mare), Mio papà scrive la guerra (Premio Biblioteche Romane, Premio Cento, Premio Sanguinetto).

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