Resi Umani
Un libro di Mauro Biglino...
Resi Umani
Oggi mi sento di consigliarti un libro di Mauro Biglino, Resi Umani. Altro non è che un’interessante provocazione sulla storia della nostra esistenza, per come ci viene raccontata da libri considerati sacri. Vengono fatte notare diverse anomalie e analizzate con il contributo di persone qualificate.
Certo, qualcuno potrà storcere il naso, ma si tratta comunque di supposizioni. E fino a prova contraria ognuno ha il diritto di supporre ciò che gli pare, d’altro canto non siamo così fortunati da conoscere avvenimenti risalenti a migliaia, se non milioni, di anni fa. Alcuni scienziati sostengono (l’ho letto da qualche parte, adesso non ricordo, tutta colpa del mio cervello 🙂 ) che probabilmente in linea teorica, sarebbe possibile andare per qualche millisecondo nel futuro (praticamente inutile), ma non nel passato (la cosa vale anche per quelle probabili civiltà, più evolute della nostra, esistenti nell’universo). Che peccato! Basterebbe per risolvere una miriade dei nostri fantomatici problemi una volta per tutte.
Il libro secondo me va letto, sopratutto se sei un “fan” dei suoi libri, ma di chi stai parlando? Dirai.
Ma chiaramente di Mauro Biglino, in questa occasione accompagnato dal biologo molecolare Pietro Buffa, con il libro – Resi umani. Da organismi scimmieschi all’ominide pensante. Una storia ancora da scrivere.
Facciamo che inserisco un pezzettino, proprio piccolo, della prefazione, così com’è. In questo modo potrai valutare se ne vale la lettura o meno.
«I due giorni più importanti della tua vita sono quando nasci e quando capisci il perché» ha detto una volta lo scrittore americano Mark Twain. Un concetto che si può estendere in chiave filosofica e antropologica: sarà un giorno memorabile anche quando comprenderemo perché siamo nati come specie, come Umanità. La fede e la scienza hanno già formulato le loro risposte, proponendo da un lato l’idea creazionista, dall’altro la teoria evoluzionista. Due concetti diametralmente opposti ma simili nel porre l’Uomo al vertice, vuoi perché Dio l’ha prescelto, riconoscendogli il diritto di disporre a proprio piacimento di tutti gli animali, vuoi perché la Natura l’ha privilegiato, assegnandogli un’analoga supremazia sugli altri esseri viventi. Non solo gli effetti deleteri sul pianeta di questa supposta superiorità umana sono sotto gli occhi di tutti, ma sono sempre più evidenti anche le incongruenze, le contraddizioni, le lacune e le illogicità che in misure e forme diverse i due sistemi dottrinali palesano. Eppure, per dirla come i filosofi di una volta, tertium non datur – una terza via sembra impercorribile.
Ne siamo proprio sicuri?
È quella che prova a cercare – con un coraggio che rasenta la temerarietà – questo saggio scritto dal biologo molecolare Pietro Buffa e dall’esperto di Storia delle religioni Mauro Biglino. Sulla base delle proprie specifiche competenze, i due studiosi tracciano un quadro insolito entro il quale collocare la nascita, lo sviluppo e l’irresistibile ascesa di quello strano animale chiamato Uomo. Nello scenario che tratteggiano, spunta così un terzo incomodo: non Dio, non la Natura, ma un attore esterno (ancora da identificare) avrebbe agito nell’ombra interferendo nella nostra evoluzione, utilizzando metodi che solo oggi possiamo comprendere perché li stiamo usando anche noi. Anche noi, adesso, sappiamo manipolare un genoma; anche noi, adesso, sappiamo produrre creature “chimere” in laboratorio; anche noi, adesso, sappiamo intervenire sull’evoluzione di una specie. E se qualcuno, ancora più tecnologicamente all’avanguardia rispetto ai nostri odierni scienziati, lo avesse fatto in passato con il primo ominide? E se la specie Homo sapiens fosse il risultato di un esperimento scientifico pianificato e portato avanti nei millenni? Un’idea peregrina che fa inorridire – o sorridere – molti, ma che pure sta incominciando a trovare seguito anche in ambienti più formali.»

Resi umani. Da organismi scimmieschi all’ominide pensante. Una storia ancora da scrivere
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