Il gatto vede l’invisibile

Il gatto vede l’invisibile

Che il gatto venga considerato animale misterioso è storia vecchia, probabilmente furono gli egiziani ad accorgersi per primi del comportamento anomalo di questo amato felino. ho detto “probabilmente” perché nulla ci vieta di pensare che prima di loro siano esistite altre civiltà che abbiano nutrito un certo “fascino” per questo animale. Tuttavia, gli egiziani sembravano adorarlo quasi all’ossessione, tant’è che hanno lasciato parecchie prove nei vari siti archeologici.

Gli antichi Egizi, ne sapevano una più del diavolo (come direbbe qualcuno) e possedevano una certa genialità, sapevano troppe cose per essere un popolo “primitivo”. Tra le diverse curiosità (come altre antiche civiltà) è noto che conoscevano la famosa costante matematica Pi greco, oltre alla precessione degli equinozi. Tra l’altro pare che gli antichi Egizi abbiano pensato di lasciare un’impronta indelebile sulla Terra, un messaggio abbastanza chiaro, nonostante venga da molti ancora trascurato. Ci tenevano a tramettere alle civiltà future “il periodo” della costruzione di alcuni dei loro siti, probabilmente quelli più importanti. Abbiamo l’esempio delle tre famose piramidi di Giza e della sfinge (le più conosciute), dove le piramidi rispecchiano il cielo di quell’epoca, per cui utilizzando programmi astronomici in grado di rivisitare la volta celeste che corrisponde alle tre piramidi con la Cintura di Orione, ci si può avvicinare di parecchio all’epoca della loro costruzione. Inoltre, un altro messaggio abbastanza chiaro è proprio la Sfinge, che pare non abbia sempre avuto quell’aspetto. In realtà come si deduce dal corpo, tale monumento raffigurava un leone, ma in un secondo momento probabilmente per ordine del faraone di quell’epoca gli venne modificata la testa (più piccola rispetto al corpo). In effetti qualcuno sostiene che la Sfinge possa essere più antica delle piramidi (ricercatori, scienziati, archeologi) e che si trovava già in quel luogo, ad ogni modo il messaggio è piuttosto chiaro – hanno costruito un leone perché raffigurasse l’Era del Leone.

[Curiosità: L’era zodiacale o era astrologica, è una suddivisione dell’età del mondo su base zodiacale, resa possibile dal fenomeno astronomico della precessione degli equinozi. Il globo terrestre è soggetto a diversi movimenti, quali la rotazione, la rivoluzione, la nutazione e la precessione: quest’ultima consiste nella rotazione dell’asse terrestre attorno alla perpendicolare all’eclittica, come accade a una trottola, ritornando nella posizione originale ogni 25765 anni (detto Anno platonico). A causa del moto di rivoluzione la linea che congiunge la terra col sole incide ogni giorno in un punto diverso dello zodiaco, compiendo un ciclo completo in un anno. La precessione, però, determina un ritardo di circa 20 minuti per cui al termine di un anno solare l’asse terra-sole non ha ancora raggiunto la stessa posizione zodiacale; in altre parole non è ancora completato l’anno siderale. Prendendo come istante di riferimento il giorno dell’equinozio di primavera, ogni anno può essere caratterizzato dalla costellazione zodiacale in cui il sole si trova in tale giorno. Ebbene, nel corso di circa duemila anni la costellazione in cui il sole si trova nell’equinozio di primavera cambia con un moto retrogrado rispetto alla successione di costellazioni che si verifica nel ciclo annuale. Ogni periodo in cui il sole si trova in una certa costellazione nel giorno dell’equinozio di primavera si dice “era astrologica” e prende il nome dalla costellazione in questione.]

Certo che se un giorno si scoprisse che la Sfinge in realtà voleva rappresentare un gatto, quella dell’Era del Leone muterebbe definitivamente in teoria perdendo di credibilità, ma considerando le tre piramidi allineate con la Cintura di Orione è più ovvio pensare che la sfinge in principio raffigurasse un leone, né un cane né un gatto, asino, o qualsiasi altro animale, tanto meno un faraone (Cheope).

D’altro canto queste costruzioni risalgono a diversi millenni fa, per cui sono troppe le persone che ci hanno messo del suo, “personalizzandole” come è stato fatto anche all’interno di alcuni templi e piramidi. In altre parole sembra che qualcuno tra i vari faraoni abbia fatto la furbata di appropriarsi di monumenti che si trovavano già in loco.

Tornando ai nostri amici gatti…

Lo so avrei dovuto parlare solo di gatti, ma personalmente il nome “gatto” mi fa venire in mente l’Antico Egitto, per cui non ho potuto fare a meno di dedicare qualche paragrafo alla “misteriosa” civiltà.

Pare che la visione straordinaria del gatto sia da attribuire alla quantità di luce ultravioletta che i suoi occhi sono in grado di assorbire.

Tutti abbiamo notato (credo) come i gatti osservano in maniera curiosa l’ambiente e tutti i suoi abitanti, ma la cosa più affascinante è lo strano comportamento che il felino adotta in alcuni momenti. Sono passati ormai diversi anni da quando avevo in casa questi simpatici animali, tuttavia ricordo il comportamento “anomalo” di alcuni esemplari. Ho visto più volte quei gatti lanciarsi contro le pareti come se vedevano una preda invisibile, e a volte mi facevano “quasi” spaventare 😉 perché mi si lanciavano mentre ero seduto sul divano, per andare a colpire la parete alle mie spalle, e ti assicuro che non c’era l’ombra di una mosca.

Cominciai a pensare che i gatti riuscivano a vedere qualcosa che ai miei occhi era del tutto invisibile, e non solo, pare che il gatto riesca anche a percepire il tuo stato d’animo. Certo anche i cani (e probabilmente chissà quanti altri animali, non domestici), ma i gatti sembrano avere qualcosa in più. Negli anni (da buon osservatore) sono giunto alla conclusione che il gatto riesca a vedere oltre il nostro corpo, anche se non ne ho la più pallida idea di come ci riesca. E, a seconda dei casi può anche reagire male, se nota qualcosa di negativo non ci pensa due volte ad affrontarlo.

Momento.. devo correggermi perché non tutti i gatti si comportavano allo stesso modo, “forse” dipende dalla razza. Avevo un maschio enorme e peloso che non calcolava nessuno, potevi fargli qualsiasi cosa, la verità è che a lui piaceva solo mangiare dormire e …… accoppiarsi. Quel gatto era tanto bello, ma non mi dava mai alcuna soddisfazione, mentre una femmina in particolare (razza certosino) mi dava addirittura la sveglia al mattino salendo sul mio letto strofinando la sua linguetta ruvida sui miei occhi chiusi e/o appoggiando le zampe (il cane è un po’ più grezzo 😉 ). Fortunatamente non ha mai tirato fuori le unghia, mi avrebbe cavato gli occhi (sono animali intelligenti).

gatto certosino

Questa gatta in particolare era quella più dotata, sembrava, non solo percepire (forse) gli spiriti ma gli si scagliava anche contro, a differenza di altri gatti che si limitavano a guardare con curiosità, ma senza muoversi dal loro posto. Dopo diversi anni ho letto un articolo dedicato ai gatti dove si sosteneva che, non solo percepiscono altre entità (a noi invisibili) ma la loro presenza le terrebbe lontane, infatti stavo giusto pensando di adottare un gatto. 😉 A parte gli scherzi, personalmente credo che i gatti riescano davvero a vedere oltre le nostre possibilità, di questo ne sono convinto perché li ho avuti per diversi anni è sono stato testimone in più situazioni di strani comportamenti da parte di alcuni esemplari. Cosa che non ho notato con il cane, per quanto sia stato un grande amico, mi capiva senza che aprissi bocca (come del resto tutti i cani). Ciononostante, non l’ho mai visto lanciarsi contro le pareti, anzi sembrava un fifone, si comportava come Scooby-Doo. Ecco, la differenza tra il gatto e il cane è che il primo sembra “vedere” l’invisibile, il secondo lo percepisce ma non lo vede.

A volte osservandolo notavo che sentiva che c’era qualcosa nell’aria, ma sembrava confuso e/o spaventato, tant’è che mi avvicinavo cercando di rassicurarlo come si fa con un bambino impaurito. Naturalmente a differenza sua, io non vedevo né sentivo nulla. Infatti è solo grazie agli animali che ci possiamo accorgere di certe eventuali “presenze”, a meno che non siamo dei medium o sensitivi.

Secondo uno studio scientifico il suo strano comportamento (dei gatti) è da attribuire al modo in cui percepiscono la luce rispetto a noi esseri umani.

Non solo gatti…

Grazie a uno studio pubblicato dalla Proceedings of the Royal Society B si scopre che gatti, renne, cani, roditori, ricci, pipistrelli, furetti e okapi (della famiglia delle giraffe) percepiscono livelli elevati di raggi ultravioletti (UV); “Siamo abituati a pensare ai raggi UV come nocivi, ma in realtà sono indispensabili per la sopravvivenza di alcune specie”, asserisce Ronald Douglas, uno dei biologi della ricerca.

“In natura abbiamo molti esempi di cose che riflettono i raggi UV … i fiori indicano dov’è il nettare, le tracce di urina aiutano a trovare la preda, le renne sono in grado di vedere gli orsi polari perché la neve riflette i raggi UV ma non il pelo bianco, ecc.”

Douglas, insieme a Glen Jeffery, un professore di neuroscienze presso l’University College di Londra, estende la documentazione sugli animali che sono in grado di percepire i raggi UV; in passato si pensava che api, uccelli, pesci, rettili e alcuni anfibi vedevano tale spettro, ma si ipotizzava che non lo notavano per la mancanza di un pigmento visivo che protegge l’occhio dagli effetti dannosi.

Douglas spiega che i pigmenti visivi sono sostanze che assorbono la luce per trasformarla in attività elettrica trasmessa attraverso il sistema nervoso. Tuttavia si scopre che non sono necessari per il rilevamento dei raggi ultravioletti. Le parti trasparenti, come la cornea e il cristallino (un organo trasparente, situato all’interno del bulbo oculare) di alcuni animali, sono in grado di trasmettere le lunghezze d’onda ultraviolette.

Questa particolarità consente l’ingresso di più luce nella retina, ed è proprio grazie a questo fattore che i gatti riescono a vedere meglio di notte. Alcuni colori e tessuti appaiono molto più luminosi per i gatti, quindi secondo la scienza certi animali si comportano in quel modo quando vedono determinati colori o tessuti.

Ma è davvero questo che determina il loro comportamento? Sarò un’ignorante, eppure i gatti si lanciano anche contro delle pareti “bianche”, per cui rimango dell’idea che (almeno) loro riescano a vedere oltre il visibile, forse non vedono gli spiriti ma sono convinto che in qualche modo visualizzano l’energia (positiva/negativa) che ci circonda.

Libri dedicati al nostro amico felino:

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