Notizie: Laser per detriti spaziali

Notizie: Laser per detriti spaziali

Mentre in varie parti del mondo si continua a discutere se arpionare i detriti spaziali o raccoglierli con reti giganti sia il miglior modo di agire, una società australiana ha proprosto di utilizzare un laser che sia in grado di deviare fuori rotta questi detriti spaziali, con soli 10 kilowatt di potenza.

Secondo uno studio annunciato in occasione della Sixth European Conference on Space Debris, il 23 Aprile, nel corso dei prossimi 200 anni la quantità di detriti spaziali vicino alla Terra aumenterebbe pericolosamente, portando a più frequenti collisioni spaziali, minacciano i satelliti e veicoli spaziali. Nel corso della conferenza, EOS Space Systems è intervenuta per rivelare che avrebbe un piano per affrontare il problema.

Un laser per deviare la traiettoria

La società australiana, sostiene che con una piccola quantità di energia, e precisione, sarebbero in grado di colpire i detriti spaziali, facendogli cambiare traiettoria. La EOS Space System afferma che non sarà il massimo, ma sicuramente più conveniente rispetto alla costruzione di un sistema complesso e di lancio nello spazio, come ad esempio, la rete metallica.

laser detriti spaziali

Un altro punto a favore, sta nel tempo necessario per la costruzione di questo laser. La società garantisce che il laser sarebbe pronto in due o tre anni, e utilizzerà meno energia di quella impiegata per illuminare uno stadio di calcio.

La EOS Space System è fiduciosa nella riuscita del suo progetto. Il laser una volta colpito il bersaglio, consentirebbe di fa cambiare la rotta ai detriti spaziali, in 24 ore, evitando così, una collisione con altri oggetti spaziali.

Con un laser più potente, si rischierebbe di far aumentare i detriti spaziali, frantumandoli. L’utilizzo di un’energia inferiore ma estremamente concentrata, sarebbe sufficiente per manipolare la loro traiettoria.

I detriti spaziali sono generati dalle parti di razzi scartati, i cui pezzi sganciandosi, vagano, attratti dalla gravità, nell’orbita terrestre.

Fonte: http://www.abc.net.au/news/2013-04-27/australia-pioneers-space-junk-solution/4655108

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