Chemioterapia: quello che accade a contatto con la pelle
Chemioterapia: quello che accade se una goccia cade sulla pelle
La chemioterapia rallenta o arresta del tutto la crescita delle cellule malate, che altrimenti aumenterebbero velocemente di numero e volume; può anche danneggiare le cellule sane che si dividono velocemente, come quelle della cavità orale e dell’intestino, oppure quelle che fanno crescere i capelli.
I farmaci chemioterapici si possono distinguere in 3 classi a seconda del loro meccanismo d’azione.
- Classe 1. NON SPECIFICI. Colpiscono tutte le cellule sia che esse si trovino in ciclo che in fase G0. Tra di essi troviamo: Antibiotici antitumorali e Radiazioni.
- Classe 2. FASE SPECIFICI. Bloccano la cellula in una fase particolare del suo ciclo cellulare. Essi sono Antimetaboliti, Alcalodi della Vinca ed Epipodofillotossine.
- Classe 3. CICLO SPECIFICI. Aggrediscono la cellula in qualsiasi fase attiva del ciclo cellulare, mentre non agiscono quando questa si trova in riposo, cioè in fase G0. Essi sono: Alchilanti, Nitrosuree, Dialchitriazeni, Bleomicina, Composti del platino.
A seconda del tipo di tumore e dello stadio a cui si trova, la chemioterapia può:
- Curare il cancro: la chemioterapia distrugge tutte le cellule malate fino all’eliminazione completa del tumore.
- Controllare il cancro: la chemioterapia evita che il cancro si diffonda, ne rallenta la crescita o distrugge le cellule malate che si sono diffuse in altre parti del corpo (metastasi).
- Dà sollievo ai sintomi del cancro (cura palliativa): la chemioterapia riduce il dolore o l’oppressione causate dal tumore.
Gli effetti collaterali si possono suddividere in:
- immediati: sindrome da lisi tumorale, nausea e vomito, febbre, rash cutanei, reazioni locali in caso di stravaso, flebiti, diarrea, disturbi del ritmo cardiaco, danno renale, reazioni anafilattiche.
- a medio termine (o ritardati): mielotossicità (neutropenia, piastrinopenia e anemia), mucosite, alopecia e perdita dei capelli,tossicità d’organo, neuropatie periferiche, danno miocardico (cardiomiopatia dilatativa), danno renale ed epatico, cistite, danno polmonare, ototossicità, coagulopatie.
- a lungo termine: cardiotossicità, fibrosi polmonare, sterilità, seconde neoplasie.
La durata degli effetti collaterali dipende dal vostro stato di salute e dal genere di chemioterapia alla quale siete sottoposti; spesso gli effetti collaterali scompaiono del tutto quando la chemioterapia è finita, ma alle volte possono passare mesi o persino anni prima di scomparire del tutto.
A volte la chemioterapia causa effetti collaterali a lungo termine con cui dovrete imparare a convivere. Tra di essi possiamo trovare danni a:
- cuore,
- polmoni,
- nervi,
- reni,
- apparato riproduttore.
Alcuni tipi di chemioterapia potrebbero causare un secondo tumore a distanza di anni: chiedete al medico (se avete scelto questa cura) quali possibilità avete di sviluppare effetti collaterali a lungo termine.
Chemioterapia: quello che accade se una goccia cade sulla pelle
Una bruciatura e una ferita (vedi immagine sotto): questo il risultato di una perdita di chemioterapia sulla mano nuda.
Come non sorprendersi se le persone sono preoccupate di ciò che potrebbe capitare dentro i loro corpi quando la chemioterapia viene iniettata per endovena? Come non sorprendersi se le infermiere e gli infermieri indossano guanti protettivi? Ma anche perché sorprendersi se una percentuale così alta di oncologi si rifiuta di sottoporsi ai trattamenti che caldeggiano invece per i loro pazienti?
Il paziente ha tutto il diritto di preoccuparsi sul danno che avviene dentro il suo corpo, mentre le viene somministrata per endovena una dose di chemioterapia
ANDARE IMMEDIATAMENTE NEL REPARTO DI EMERGENZA
Le informazioni che seguono sono apprese da un sito web di un college medico, specializzato nel trapianto di midollo spinale, accompagnato da un “supporto” di chemioterapia. Questo testo particolare discute delle procedure in loco che devono essere eseguite, sia con l’abbigliamento che con conseguente apparato, quando si verifica una perdita di chemioterapia.
Nella immagine che apre questo articolo, si nota una infermiera che indossa un abbigliamento protettivo come da regolamento, per gestire una simile perdita.
“Tessuti, tamponi, garze e simili che sono contaminati, i guanti esterni e i copri-scarpe, vengono messi nel primo sacco rifiuti chemio, che viene poi chiuso e annodato e collocato in un secondo sacco rifiuti. Il restante abbigliamento protettivo e i guanti restanti, sono collocati nel secondo sacco rifiuti chemio.
Una volta rimossi, gli occhialini protettivi possono essere riciclati e vengono messi in un sacco, separatamente, con chiusura a cerniera e mandati in farmacia con il kit relativo alla chemio con perdite.
I sacchi di rifiuti chemio, devono essere sigillati in sicurezza e depositati in containers relativi a rifiuti con pericoli biologici. Dopo ogni caso del genere , di perdite di chemioterapia, occorre poi compilare un rapporto di “incidente medico”’.
Se la pelle entra in contatto con la medicina, bisogna procedere come segue:
- rimuovere i guanti e l’abbigliamento protettivo
- risciacquare molto accuratamente l’area contaminata, con acqua calda
- lavare accuratamente con sapone e sciacquare di nuovo con acqua calda.
- se la pelle non si è lacerata, avvolgere con accuratezza l’area colpita, con delle garza satura di candeggina diluita allo 0,05% e sciacquare con acqua calda.
- se la pelle invece si è lacerata, usare acqua ossigenata al 3% e lavar via poi con acqua calda
Annotare la medicina o le medicine con cui si è entrati in contatto, poiché ci potrebbe essere un antidoto specifico.
- Andare immediatamente nel reparto di emergenza.
Ecco questo è ciò che viene pompato nel paziente che si sottopone a trattamento convenzionale. La natura tossica della chemioterapia è tale che molti medici non vi ripongono alcuna fiducia.
La più parte dei pazienti malati di cancro in questo paese, muore di chemioterapia.
La chemioterapia non elimina cancro al seno, al colon o ai polmoni. Questo fatto è stato documentato per oltre un decennio, tuttavia i medici usano ancora la chemioterapia per questi tumori – dr Allen Levin, MD UCSF The Healing of Cancer.
Se contraessi il cancro, non andrei mai in un centro oncologico, per il trattamento standard. I pazienti di cancro che vivono lontani da questi centri, hanno più possibilità di vita.
Professor Charles Mathe, specialista oncologo francese.
Fonti:www.thelivingspirits.net – wikipedia – www.farmacoecura.it
Libri utili:
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