La curcuma non cessa mai di stupire per le sue qualità
Curcuma e proprietà medicinali
La curcuma comprende circa 80 specie di piante, anche se la più nota è la “curcuma longa” (zafferano delle indie). Oggi l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riconosce ufficialmente che la curcuma esercita un’efficace azione su determinati disturbi digestivi. Da secoli nella medicina ayurvedica questa spezia è nota per le sue proprietà digestive, giacché aiuta in caso di dispepsia (problemi di digestione) e accumulo di tossine. Il sapore lievemente piccante della curcuma stimolerebbe l’appetito e favorirebbe la digestione aumentando la secrezione gastrica. Alcuni esperimenti condotti sugli animali hanno dimostrato che la curcuma inibisce la produzione di acido gastrico. Sull’uomo mostrano che un’assunzione abbondante (all’incirca tre grammi) e quotidiana di curcuma per tre mesi permetterebbe di ridurre in maniera decisa le ulcere gastriche. Tuttavia dosi troppo elevate pare ne favoriscano la formazione, saranno quindi necessari ulteriori studi per stabilire le dosi ideali nel trattamento dell’ulcera.
Ma la curcuma è nota per le svariate proprietà medicinali. Studi effettuati sugli animali dimostrano che esercita un’azione protettiva sul fegato. Viene dunque detta epatoprotettiva, giacché aiuta a prevenire l’infiammazione del fegato e della cistifellea. Inoltre, la curcuma favorirebbe la secrezione e l’eliminazione della bile. Grazie all’azione colagoga, agevola infatti la degradazione degli acidi grassi. Alcuni studi hanno dimostrato che il fatto di aumentare la quantità di curcumina nell’alimentazione dei topi permetteva di accrescere la secrezione biliare. I calcoli biliari si riducevano in maniera assai significativa dopo dieci settimane.
Gli esperimenti condotti sino a oggi fanno pensare che la curcuma possa esercitare un effetto benefico nella prevenzione della malattia di Alzheimer. Vari studi (in vitro e sugli animali) hanno dimostrato che la curcuma è in grado di evitare la formazione di certe proteine, le beta-amiloidi, nonché di distruggerne gli accumuli. L’accumulo di queste proteine nel cervello è una delle caratteristiche dell’Alzheimer. Sono stati condotti vari studi, i quali hanno dimostrato che la curcumina riesce a ridurre i depositi di tale proteina a livello del cervello.
Possiede un potere antiossidante potente, un’alimentazione contenente curcumina è in grado di ridurre lo stress ossidativo. Tale azione è efficace al punto che la curcuma è stata attualmente inserita tra gli alimenti riconosciuti più antiossidanti. È stata classificata allo stesso livello della vitamina E, della vitamina C o della superossido dismutasi. In altre parole, la curcuma è efficacissima nella lotta contro l’azione dei radicali liberi, i maggiori responsabili dell’invecchiamento cellulare. Sono stati eseguiti diversi studi che confermano l’azione favorevole della curcumina sul profilo lipidico e sullo stress ossidativo, spesso alterati in caso di diabete. Negli esperimenti sugli animali, i ricercatori hanno constatato che l’assunzione di curcumina permette un effetto normalizzante della glicemia.
In un articolo pubblicato su Phytothérapie (2008), S. Loap riporta un esperimento svolto in Spagna. “I medici hanno somministrato a diciotto conigli un’alimentazione ricca di colesterolo, per indurre aterosclerosi. Li hanno poi divisi in tre gruppi: il primo ha ricevuto 1,66 mg di curcumina per chilo corporeo, il secondo 3,2 mg e il terzo ha funto da gruppo di controllo. Dopo sette settimane, i ricercatori hanno constatato che nel gruppo alimentato con la dose più lieve di curcumina la sensibilità del colesterolo LDL all’ossidazione si era ridotta e che i due gruppi con l’integrazione presentavano livelli inferiori di colesterolo”.
Già qualche anno fa, il Journal of the National Cancer Institute negli Stati Uniti pubblica un articolo sul modo in cui curry e curcuma possono contrastare il cancro. Andrea Carter, autrice dell’articolo, affermò chiaramente che centinaia di studi sui roditori suggerivano l’efficacia della curcumina contro il cancro. Spiegando che, in laboratorio, la curcumina impedisce alle cellule di moltiplicarsi e uccide un certo numero di cellule cancerose, in particolare quelle del colon, del seno, della prostata e dei melanomi. Uno studio svolto presso l’università Johns Hopkins di Baltimora ha dimostrato che la curcumina assunta assieme alla quercetina, sostanza presente nelle mele, permette di rallentare del sessanta per cento circa la crescita di polipi precancerosi al colon su cinque pazienti affetti da tumore colorettale ereditario.
La curcuma tra le sue svariate proprietà benefiche, può essere utile per: facilitare il processo digestivo, mantenere l’equilibrio del transito intestinale e contribuire a ripristinarlo, stimolare il funzionamento del fegato e rigenerare le cellule epatiche, prevenire e trattare le ulcere, prevenire l’infiammazione e in caso di processo infiammatorio in corso, prevenire o alleviare artrite e reumatismi, prevenire l’aterosclerosi e le patologie cardiovascolari, prevenire Alzheimer, conservare il colesterolo buono o ridurre quello cattivo, alleviare problemi cutanei quali acne, eczema, micosi ecc., prevenire le malattie della prostata, proteggersi dai radicali liberi, tra i maggiori responsabili dell’invecchiamento cellulare, agevolare la fluidificazione del sangue, prevenire e contrastare il cancro.
Ricordiamoci comunque che l’abuso di una “qualsiasi sostanza” (anche sé naturale) potrebbe danneggiare in qualche modo l’organismo. Potreste essere allergici (per esempio). E’ bene chiedere il parere di un esperto prima di assumere “per sentito dire”. Leggo queste notizie su articoli (Internet), libri, riviste, etc., ma non avendole provate sulla mia pelle non posso dare alcuna garanzia. D’altro lato, sono parecchie le fonti che parlano di questa pianta in modo positivo.
Libri che parlano della Curcuma:
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