I mirtilli migliorano la visione notturna
Altre proprietà benefiche dei mirtilli. Migliorano anche la visione notturna.
Ai mirtilli vengono riconosciute un gran numero di proprietà benefiche per l’organismo umano, e tra queste la capacità di migliorare la vista, soprattutto notturna. Lo confermano molteplici studi svolti in Europa e in Giappone. Uno studio condotto in Israele ha dimostrato che mangiare regolarmente mirtilli può aiutare a migliorare la visione notturna, mentre un altro studio svolto in Giappone asserisce che i mirtilli possono aiutare a ridurre l’affaticamento degli occhi e migliorare la vista debole.
In un’edizione del 1998 il Blueberry Bulletin, rilasciato dalla Rutgers Cooperative Extension nel New Jersey, parla di uno studio dove furono coinvolti piloti di caccia israeliani il quale dimostrò che i soldati potessero ottenere vantaggi tattici consumando regolarmente mirtilli. I composti unici che si trovano nei mirtilli sembrano migliorare l’elasticità dei capillari e la permeabilità degli occhi, con conseguente miglioramento della visione notturna.
I mirtilli inibiscono la formazione di cataratta è proteggono contro il glaucoma
Altri studi europei hanno confermato valutazioni simili. La Life Extension Foundation (LEF) cita la ricerca la quale dimostra che i mirtilli aiutano a migliorare la salute generale degli occhi, così come inibire la formazione di cataratta e proteggere contro il glaucoma, oltre a migliorare la funzione della visione notturna.
“I piloti dei bombardieri del Royal Air Force (RAF) nella seconda guerra mondiale consumavano mirtilli per migliorare la loro visione notturna”, asserisce il Norwegian Blueberry Council.” … Un recente studio in Giappone ha documentato scientificamente i benefici dei mirtilli nel contribuire a ridurre l’affaticamento degli occhi.”
Pare che in tutto il Giappone i consumatori acquistino piccole fiale di succo di mirtillo per ottenere i suoi benefici. Lo studio giapponese ha dimostrato che il consumo di mirtilli riduce l’affaticamento degli occhi e migliora la vista debole. Si crede che le antocianine contenute nel mirtillo siano responsabili per il miglioramento della vista.
Tuttavia secondo quanto è scritto su Wikipedia le antocianine non sono una qualità unica dei mirtilli:
Le antocianine sono tra i più importanti gruppi di pigmenti presenti nei vegetali, e si ritrovano nei fiori e frutti così come negli arbusti e nelle foglie autunnali. Il colore delle antocianine può variare dal rosso al blu e dipende dal pH del mezzo in cui si trovano e dalla formazione di sali con metalli pesanti presenti in quei tessuti. Per esempio, la cianina costituisce il colore di alcune dalie e del fiordaliso.
Le antocianine sono presenti, seppur con diverse quantità, in quasi tutte le piante superiori (ma non nel cactus e in altre ancora). Si trovano specialmente nei frutti e nelle infiorescenze e si possono riscontrare anche su foglie e radici, molto spesso insieme ad altri pigmenti quali carotenoidi e flavonoidi. Insieme sono responsabili della colorazione delle foglie delle piante caducifoglie in autunno, quando la fotosintesi si interrompe così come la produzione di clorofilla.
La produzione e la quantità di questi pigmenti dipendono dal tipo di pianta e da altre condizioni esterne quali natura del suolo, temperatura e luce. Alimenti ricchi in queste sostanze sono il ribes, la ciliegia, il cavolo rosso, l’uva, la fragola, il sambuco e le bacche in generale. Altri alimenti in cui gli antociani sono presenti, seppur in minor quantità, sono la banana, l’asparago, il pisello, la pera e la patata. La colorazione di tali sostanze è così forte da mascherare spesso gli altri pigmenti.
Le antocianine sono presenti esclusivamente in piante superiori, e non si riscontrano in animali, microorganismi o piante acquatiche. Il motivo è che la biosintesi di queste sostanze richiede materiali originati solamente attraverso la fotosintesi e richiede una relativamente elevata intensità luminosa che non può essere raggiunta sott’acqua.
I benefici dei mirtilli si estendono al cuore, cervello e apparato digerente
Secondo il Dr. James Joseph, Ph.D., ex scienziato del Laboratory of Neuroscience presso la U.S. Department of Agriculture (USDA) Human Nutrition Research Center, i mirtilli agiscono positivamente sul nostro cervello.
Uno studio condotto prima della sua recente scomparsa (2010) ha rilevato che il consumo giornaliero di mirtilli rallenta il declino della memoria e proteggere la funzione motoria, esercitando un potente effetto anti-invecchiamento. Altri studi epidemiologici hanno rilevato che i mirtilli possono aiutare a proteggere contro le condizioni degenerative del cervello come il morbo di Alzheimer, così come migliorare la memoria a breve termine.
“Quando si tratta di protezione del cervello, nulla è più adatto dei mirtilli”, affermò LEF nel 2006.
I mirtilli possono anche aiutare a proteggere contro la formazione di malattie cardiache. Gli antociani contenuti nel mirtillo migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni, aumentando il flusso di sangue e la protezione contro la coagulazione. I mirtilli inibiscono l’accumulo di colesterolo “cattivo”, impediscono l’accumulo di placca arteriosa, e diminuiscono la “viscosità” delle piastrine del sangue.
Quindi, non solo i mirtilli aiutano a proteggere il cervello contro il declino relativo all’età, ma anche a proteggere il sistema nervoso centrale, aumentando la fluidità delle membrane cellulari e riducendo i livelli di composti infiammatori.
Secondo LEF, indipendentemente da come vengono consumati, i mirtilli dovrebbero essere introdotti in ogni dieta sana.
Fonti: lef.org – blueberry.org
(javascript deve essere abilitato)