Un microchip cerebrale per ansia, depressione e coraggio
Un microchip per ansia, depressione e coraggio
Si parla di impianti umani di microchip ormai da diversi anni (io stesso ho già pubblicato alcuni articoli a riguado) e a mio parere ci viene nascosta la verità da chissà quanto tempo. Credo che una tecnologia del genere esista già da diversi anni almeno per scopi militari ma facciamo finta che si tratti di una novità infondo la mente umana in media sembra muoversi al rallentatore, e dico questo perché leggo sempre le stesse notizie da diversi anni. A volte ho come l’impressione di vivere in un mondo dove dall’altro capo c’è un responsabile marionettista che inserisce un vecchio VHS e di tanto in tanto riavvolge la pellicola per rimetterla da capo, insomma è come se qualcuno stia facendo il possibile per “rallentare” l’evoluzione umana. Di questa cosa ne sono sicuramente a conoscenza tutte le persone che amano tenersi informati leggendo “tutte” le varie notizie che trattano diversi argomenti a livello internazionale. E credo che sia difficile non farci caso, basta girare su Internet tra i vari blog o siti per notare che sistematicamente ogni tot di tempo vengono ripubblicate le stesse notizie con piccole differenze nel testo. Questa ridondanza la trovo fastidiosa e nauseante ma questo è solo il mio parere.
E bene, la DARPA (chissà di chi sarà la DARPA? ) pare si stia dando da fare per sviluppare determinate tecnologie..
La Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) sta sviluppando dei chip cerebrali in grado di inserire o rimuovere ricordi specifici da un soggetto.
I neuroscienziati prevedono un futuro dove sul nostro pianeta ci saranno sempre più persone coraggiose e dove le menti potranno essere programmate con laser, farmaci e microchip al fine di creare falsi ricordi, una tecnologia che è già stata utilizzata in laboratorio sui topi.
“DARPA [the U.S. military’s R&D agency] sembra andare avanti a tutto a tutto spiano su questi tipi di tecnologie”, afferma il neuroscienziato Joseph LeDoux del MIT Review. “Hanno intenzione di introdurre un chips nel cervello. Che funzionerebbe come specie di protesi, con la differenza che invece di rimuovere qualcosa la si aggiunge. Tuttavia non ho idea di come vorrebbero raggiungere questo obiettivo.”
Brian Bergstein (MIT Technology Review) ammette che la nozione di impiantare o rimuovere dei ricordi specifici “suona spesso inquietante”, ma che sarà utile nel trattamento di PTSD, riducendo l’ansia o la lotta alla dipendenza e depressione.
Gli scienziati stanno annunciando l’inizio di una “età dell’oro” dove le menti potrebbero essere manipolate per funzionare meglio, anche se lo stesso LeDoux riconosce che tali implicazioni etiche includono la possibilità che l’applicazione di queste tecnologie potrebbero portare alla creazione di “mostri senza paura.”
La tecnologia DARPA per i chip cerebrali sarà in grado (volendo) di cancellare i ricordi il che suona come un qualcosa di sinistro secondo il giudizio di molte persone. Di questo passo si arriverà a introdurre microchip di autenticazione personale e tatuaggi elettronici in grado di leggere la mente di una persona.
L’ex direttore del DARPA Regina Dugan ha riferito in un udienza (All Things D11 Conference) dello scorso anno che il gigante tecnologico stava lavorando su un microchip posto all’interno di una pillola che gli utenti avrebbero ingoiato ogni giorno al fine di trasformare il loro corpo in un segnale di trasmissione ai fini dell’identificazione.
Fonte articolo e immagine: http://www.infowars.com/darpa-brain-chips-to-implant-false-memories/
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