Ambiente: Pesticidi e malformazione sulle rane

Notizie & Salute: Pesticidi e malformazione sulle rane

ARGENTINA: Il ritrovamento di una rana a sei zampe a Rio de los Sauces, Córdoba, riaccende la problematica dell’uso di prodotti chimici nell’agricoltura.

Il ricercatore del Dipartimento di Scienze Naturali della UNRC, Adolfo Martino ha spiegato che si tratta di un individuo della specie “Leptodactylus latinasus” conosciuto anche come “Rana delle Fosse”, le cui dimensioni non superano i 4 centimetri.

Fonte – Conciencia Argentina

Notò che l’esemplare soffre di una malformazione estrema, sebbene negli ultimi anni è aumentato il numero di esemplari con deficienze di questa complessità. “La popolazione anfibia associata alle zone di agricoltura dove vengono usati prodotti chimici presentano queste malformazioni”, secondo gli studi di Martino.

Ha tenuto a precisare anche che le malformazioni generalmente sono associate con l’uso di pesticidi. E questo accade a livello globale, e non è esclusivamente solo un loro problema.

esemplare di Rana delle Fosse

Attualmente negli Stati Uniti si stanno realizzando degli studi sulle rane affette da pesticidi e gli effetti distruttori endocrini negli esseri umani, condotti dal biologo Tyrone Hayes, dove lo scienziato in un’intervista con lo scrittore francese Marie Robin afferma; “questo tipo di anfibi sono molto sensibili all’azione degli ormoni, che consentono di attivare i geni necessari per le sue numerose metamorfosi. Anche perché hanno esattamente gli stessi ormoni degli esseri umani, come il testosterone, gli estrogeni o della tiroide”.

Il biologo ha eseguito degli esperimenti in laboratorio, principalmente aggiungendo nei serbatoi d’acqua dove si trovavano le rane, dosi di atrazina (un erbicida vietato dall’Unione europea nel 2004), ma è ancora usato in varie parti del mondo.

Gli studi dello scientifico proseguirono catturando esemplari di una specie di rana nel suo stato naturale (in prossimità dei fiumi, torrenti, stagni nei campi), dove ha trovato le stesse disfunzioni nelle rane utilizzate in laboratorio.

Hayes conclude il suo studio affermando, che basse dosi di atrazina agiscono come “una sostanza chimica molto potente usata per la castrazione”. (fonte – Concienzia Argentina)

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