Scoperti due pianeti nel sistema della Stella di Kapteyn
Un’ambiente adatto per sostenere l’acqua liquida in un pianeta della Stella di Kapteyn
Un team internazionale di astronomi, tra cui cinque scienziati Carnegie, riporta la scoperta di due nuovi pianeti che orbitano attorno a una stella molto vecchia vicina al nostro Sole. Uno di questi pianeti orbita intorno alla stella alla giusta distanza per permettere all’acqua liquida di esistere sulla sua superficie, un ingrediente chiave per sostenere la vita per come la conosciamo.
Il loro lavoro è stato pubblicato dalla Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Gli astronomi hanno scoperto due nuovi pianeti che orbitano una stella molto vecchia che è vicina al nostro Sole. Uno di questi pianeti orbita intorno alla stella, alla giusta distanza per permettere all’acqua liquida di esistere sulla sua superficie, un ingrediente chiave per sostenere la vita. La Stella di Kapteyn si trova nella costellazione del Pittore e dista a circa 12,76 anni luce dal Sistema Solare. Prende il nome dall’astronomo olandese Jacobus Cornelius Kapteyn, che la scopre alla fine del 19° secolo, è la seconda stella più rapida in movimento nel cielo notturno e appartiene a un gruppo di stelle che orbitano nei pressi della nostra galassia con orbite estese ellittiche. Si tratta della venticinquesima stella più vicina alla Terra e le sue proporzioni sono circa un terzo della massa del Sole, questa nana rossa può essere vista con un telescopio amatoriale nella costellazione meridionale del Pittore.
Gli astronomi – tra cui la Carnegie Pamela Arriagada, Paul Butler, Steve Shectman, Jeff Crane, e Ian Thompson – hanno utilizzato nuovi dati dello spettrometro HARPS e HIRES, situati rispettivamente in Cile e Hawaii, grazie ai quali gli scienziati sono riusciti a dedurre alcune proprietà di questi pianeti, comprese le loro masse e periodi orbitali.
(Immagine di Victor Robles, James Bullock, e Miguel Rocha presso l’Università della California Irvine e Joel Primack presso l’Università di California a Santa Cruz)
“Ci siamo sorpresi nell’aver individuato due pianeti in orbita attorno la Stella di Kapteyn, afferma il Dott. Guillem Anglada-Escude, un ex Carnegie post-dottorato, ora della Queen Mary University of London.
Sul pianeta chiamato Kapteyn b potrebbe esserci acqua allo stato liquido. E’ almeno cinque volte la massa terrestre e completa un’orbita attorno alla sua stella ogni 48 giorni. Questo significa che il pianeta è abbastanza caldo per poter contenere acqua sulla sua superficie. Il secondo pianeta, Kapteyn c, è più massiccio, una super-Terra in confronto. Un anno su questo pianeta dura 121 giorni e gli astronomi pensano che sia troppo freddo per sostenere acqua liquida. Al momento, solo alcune proprietà dei pianeti sono note: masse approssimative, periodi orbitali, e le distanze dalla loro stella ospite. Si stanno utilizzando strumenti che sono ancora in fase di sviluppo per misurare le loro atmosfere, grazie a quest’ultimi gli astronomi potranno verificare se effettivamente è presente l’acqua liquida in questi pianeti.
“Trovare un sistema planetario stabile con un pianeta potenzialmente abitabile che orbita attorno a una delle stelle più vicine è strabiliante. Questo è un altro elemento di prova che quasi tutte le stelle hanno pianeti, e che i pianeti potenzialmente abitabili nella nostra galassia sono comuni come granelli di sabbia su una spiaggia”, afferma Pamela Arriagada, seconda autrice e ricercatrice post-dottorato Carnegie.
I sistemi planetari individuati dalla missione Kepler della NASA sono di solito centinaia di anni luce di distanza. Al contrario, la Stella di Kapteyn è la 25ª stella più vicina al Sole – a soli circa 13 anni luce di distanza dalla Terra. Ciò che rende questa scoperta speciale è la storia singolare della stella. Si pensa che la Stella di Kapteyn sia nata in una galassia nana che fu assorbita dalla Via Lattea molto tempo fa. Questa cannibalizzazione galattica è molto comune e nel caso di Kapteyn è avvenuto un cambio di percorso orbitale che l’ha resa parte della Via Lattea.
Il nucleo residuo probabile della galassia nana originale è Omega Centauri, un gruppo enigmatico di stelle che dista a circa 16.000 anni luce dalla Terra e contiene centinaia di migliaia di simili vecchi soli, di queste si pensava facessero parte di un ammasso globulare. E’ importante per capire più o meno l’età probabile della Stella di Kapteyn e dei suoi pianeti che si aggira intorno a 11,5 miliardi anni, 2.5 volte più vecchi della Terra e “solo” 2.000 milioni di anni più giovane dell’Universo stesso (secondo gli esperti l’universo avrebbe circa 13.700 milioni di anni).
Dr. Anglada-Escude aggiunge: “Non abbiamo idea di che tipo di vita potrebbe essersi evoluta su quei pianeti così antichi.”
Riferimento: carnegie science
(javascript deve essere abilitato)